BOOK ABSTRACT - Simfer

More documents

Recommendations

Info

manipolative osteopatiche nei paramorfismi e dismorfsmi del rachide. I risultati ottenuti sono incoraggianti e ci hanno indotto ad una rivisitazione retrospettiva della casistica per estrarne i dati di significatività. Nella casistica dell’anno 2008 dei Day Hospital di fisiatria sono stati riesaminati un’ampia e variegata quantità di casi che comprendevano diagnosticati atteggiamenti scoliotici, scoliosi, cifosi, lombalgie, torcicolli, torcicollo miogeno, cefalee, cefalea e cervicalgie, cervicobrachialgie e rachialgie. E’ stata dunque focalizzata l’attenzione non tanto sui dimorfismi quali scoliosi idiopatica e morbo di Scheuermann, quanto sui casi che appartenevano ai paramorfismi (scoliosi funzionali non evolutive) o disturbi posturali non strutturati. Sono stati selezionati i casi di atteggiamento scoliotico, cifosi posturale e torcicollo. Tali casi sono stati esaminati e valutati alla luce degli esami di diagnostica per immagini. E’ stata utilizzata una cartella anamnestica e di obiettività clinica dedicata per raccogliere anomalie della gravidanza, modalità del travaglio e tipologia del parto come anche le alterazioni fisiognomiche e posturali caratteristiche visibili all’esame obiettivo nonché l’esame osteopatico per valutare la presenza delle disfunzioni craniali. In letteratura l’IPA (infantile postural asymmetry) delinea il complesso quadro di asimmetria dell’infanzia caratterizzata da una diagnosi con un ampio spettro di caratteristiche che esprimono un’anomala forma di parti del corpo o posture e movimenti scorretti che possono essere entrambi strutturati o funzionali con espressione generalizzata o locale. Abbiamo definito la sindrome cranio‐sacrale come un’alterazione complessa dello schema posturale (sul modello dell’IPA), dovuta a primigenia disfunzione craniale verificatasi durante la vita intrauterina o durante il parto, che coinvolge la giunzione cranio cervicale, il rachide, il bacino e gli arti inferiori. Durante lo sviluppo tende a strutturarsi assumendo carattere di evidenza localmente e/o a distanza dalla primitiva sede lesionale e può dunque comportare una sintomatologia algica distrettuale o diffusa (cefalea, cervicalgia, rachialgia) ed anche a carico di altri apparati. SCOLIOSI IDIOPATICA: TRATTAMENTO PRECHIRURGICO CON CORSETTI DI RISSER E BUSTO ORTOPEDICO AMOVIBILE S. La Maestra, C. La Maestra, M. Vermiglio (Messina) INTRODUZIONE La scoliosi idiopatica di grado severo è una patologia che è stata , negli ultimi anni , al centro di numerose discussioni; l’oggetto di tali discussioni è stato il tipo di approccio ed il conseguente programma terapeutico da adottare nei confronti dei pazienti affetti da tale patologia. Gli autori riferiscono la loro esperienza maturata dal Gennaio 2005 al Gennaio 2009 su 30 pazienti affetti da severa scoliosi idiopatica in cui l’indicazione chirurgica risultava evidente. 227 Tali pazienti sono stati trattati con trattamento incruento, in parte a causa del rifiuto da parte dei genitori alla soluzione chirurgica prospettata , in parte a fine di procrastinarla il più possibile vicino a maturità ossea raggiunta. Il trattamento conservativo da noi adottato nei confronti di tali pazienti ha seguito le orme della metodica Lionese: 1) fase di correzione in corsetti toraco‐lombo‐sacrali, confezionati in resina con l’applicazine di pressori di spinta localizzati secondo la classica metodica di Risser, della durata media di 6 mesi; 2) fase di mantenimento con busti ortopedici movibili; La durata delle fasi di correzione è stata stabilita sia in funzione delle condizioni cliniche che radiografiche. Gli autori nel descrivere i risultati sottolineano come solo un numero minore di casi ( 12 ) dei 30 pazienti in esame è stato alla fine sottoposto ad intervento di artrodesi vertebrale; negli altri 18 casi non si è proceduto ad intervento chirurgico di artrodesi vertebrale a motivo del miglioramento clinico delle gibbosità, della stabilizzazione delle curve e, soprattutto, del recupero di una soddisfacente asse occipito sacrale. Alla luce di quanto esposto si sottolinea come il trattamento con corsetti di Risser e busti ortopedici amovibili toraco‐ lombo‐sacrali ( ad esempio Cheneau o Lionese ) in una buona percentuale di casi (60%) è riuscito ad evitare l’intervento chirurgico di artrodesi vertebrale, in una percentuale minore (23%) a procrastinarlo il più possibile vicino alla fine della crescita, in una percentuale ancora minore (17%) si è reso necessario a motivo della natura della scoliosi in esame che, " nascendo" come scoliosi marcatamente evolutiva non è stata responsiva ad alcun tipo di trattamento incruento. TRATTAMENTO DELLA LOMBALGIA CRONICA MEDIANTE SUPERFICI PERCETTIVE: UNO STUDIO CLINICO CONTROLLATO CON FOLLOW‐UP. T. Paolucci, A. Fusco, Maria R. Grasso, R. Alcuri, S. Izzo, M. C. Vulpiani, E. Spadini, V. M. Saraceni (Roma) INTRODUZIONE il dolore lombare è una sindrome funzionale a genesi multifattoriale con tendenza alla cronicizzazione del 15‐20%, anche in casi di terapia correttiva. Le superfici percettive (SUPER) rappresentano un sistema terapeutico basato sull’interazione fra paziente ed contesto percettivo di appoggio, che stimolano sistemi recettoriali, principalmente tattili e pressori, a partenza del tronco. Scopo: Valutazione mediante scale di valutazione di una riabilitazione propriocettiva tramite utilizzo delle SUPER. MATERIALI E METODI sono stati selezionati 52 pazienti, suddivisi in 2 gruppi (gruppo A, SUPER: 25 pazienti; Gruppo B, controllo: 27 pazienti). SUPER consiste in un lettino su cui sono poste
delle semisfere in lattice di diversa consistenza per altezza ed elasticità, posizionate a contatto con la superficie corporea del paziente. Il gruppo A è stato sottoposto ad un ciclo di 10 sedute con SUPER, di 45 minuti ciascuna, due volte a settimana. Il gruppo controllo è rappresentato da pazienti in lista di attesa per cicli di ginnastica posturale. Nessuno dei due gruppi ha eseguito altri trattamenti riabilitativi e/o farmacologici. Sono state somministrate per entrambi i gruppi del campione, scale di valutazione (VAS, McGill Pain Questionnaire, Indice di Waddell, Oswestry Disability Index) in 3 tempi diversi (T0: prima del trattamento; T1: alla fine del trattamento; T3: ad un mese di distanza dal trattamento). Sono state inoltre determinate il B.A.K. (Body Analysis Kapture) mediante esame stabilometrico (a T0 e T1, solo nel gruppo A) al fine di analizzare la postura tramite misure antropometriche (superficie del triangolo della taglia) e le frecce rachidee a livello cervicale, dorsale e lombare. RISULTATI è stata osservata una differenza statisticamente significativa (per p
Page 1 and 2:
BOOK ABSTRACT Presidente del Congre
Page 3 and 4:
INDICE ICF 15 CONOSCENZE E ASPETTAT
Page 5 and 6:
LOMBARDIA: CRITICITA’ DOPO IL PRI
Page 7 and 8:
DALLA CARTELLA CLINICA INTEGRATA AI
Page 9 and 10:
RIABILITAZIONE ONCOLOGICA 133 DISAB
Page 11 and 12:
IL TRATTAMENTO CON ONDE D’URTO NE
Page 13 and 14:
VALUTAZIONE FUNZIONALE DEI DISTURBI
Page 15 and 16:
EFFICACIA DEI MAGNETI QUADRIPOLARI
Page 17 and 18:
interpersonali è compromessa in me
Page 19 and 20:
salienti categorie dell’ICF relat
Page 21 and 22:
La versione tradotta in italiano de
Page 23 and 24:
scheletro assile ed appendicolare.
Page 25 and 26:
STUDIO CLINICO RANDOMIZZATO IN DOPP
Page 27 and 28:
di risultati preliminari, anche per
Page 29 and 30:
• Il Risultato finale nel gruppo
Page 31 and 32:
p=0,0001) ad indicare una significa
Page 33 and 34:
Presso il nostro presidio ospedalie
Page 35 and 36:
di questa dolorosa sindrome. Il nos
Page 37 and 38:
ASPETTI TERAPEUTICI E RIABILITATIVI
Page 39 and 40:
Scopo: dimostrare la validità psic
Page 41 and 42:
selezionando soggetti aventi un’e
Page 43 and 44:
di lavoro spazi ricreativi per i pr
Page 45 and 46:
GRAVI CEREBROLESIONI ACQUISITE APPR
Page 47 and 48:
I SISTEMI ROBOTIZZATI NEL TRATTAMEN
Page 49 and 50:
MATERIALI E METODI Impiegando 2 que
Page 51 and 52:
La PRIMA FASE è quella della presa
Page 53 and 54:
PREVENZIONE DELLE INFEZIONI CORRELA
Page 55 and 56:
Sono stati individuati pazienti con
Page 57 and 58:
possono presentarsi, in questi sogg
Page 59 and 60:
JOINT SESSION SIMFER-SIRN APPROCCIO
Page 61 and 62:
significativo incremento del potere
Page 63 and 64:
*p = 0.001; **p =
Page 65 and 66:
Trattamento gruppo di controllo: Tr
Page 67 and 68:
influenza le capacità a riprendere
Page 69 and 70:
Sicuramente i risultati presentati
Page 71 and 72:
LA LASERTERAPIA ASSOCIATA A TRAININ
Page 73 and 74:
adductor muscles and “pes anserin
Page 75 and 76:
extracellulare (ECM) o che sono gen
Page 77 and 78:
RIABILITAZIONE PERSONA MIELOLESA
Page 79 and 80:
toracica e il volume del compartime
Page 81 and 82:
un’indubbia influenza sulla riduz
Page 83 and 84:
dovrebbe essere enfatizzata per pre
Page 85 and 86:
seduta con un buon controllo del tr
Page 87 and 88:
indicazioni di igiene comportamenta
Page 89 and 90:
metabolica possano essere di estrem
Page 91 and 92:
MATERIALI E METODI Abbiamo utilizza
Page 93 and 94:
INTEGRAZIONE OSPEDALE- TERRITORIO A
Page 95 and 96:
Nell’ottica della continuità di
Page 97 and 98:
lieve: minore efficienza nell’aff
Page 99 and 100:
frequenti nel mondo sanitario pubbl
Page 101 and 102:
sia in regime di ricovero che di da
Page 103 and 104:
I RISULTATI RAGGIUNTI CON LA TECNIC
Page 105 and 106:
spesso asintomatica nelle fasi iniz
Page 107 and 108:
PROBLEMATICHE DELLA TERZA E QUARTA
Page 109 and 110:
Il 37,9% dei soggetti ha usufruito
Page 111 and 112:
Questa attività è stata possibile
Page 113 and 114:
cedimenti vertebrali su base osteop
Page 115 and 116:
ANALISI DEL MOVIMENTO ANALISI CINEM
Page 117 and 118:
cerebrolesione, reazioni associate
Page 119 and 120:
includente le scale WOMAC e NRS, va
Page 121 and 122:
osteoporosi presentano un assetto p
Page 123 and 124:
2) miglioramento della sintomatolog
Page 125 and 126:
DEFINIRE GLI OUTCOMES IN RIABILITAZ
Page 127 and 128:
INTRODUZIONE Con il nostro lavoro v
Page 129 and 130:
Pertanto, accanto alla “semplice
Page 131 and 132:
soddisfacente con il punteggio alle
Page 133 and 134:
altamente significativi eccezion fa
Page 135 and 136:
the immediate complications in the
Page 137 and 138:
CONCLUSIONI Sono ben note da tempo
Page 139 and 140:
una sempre più stretta collaborazi
Page 141 and 142:
TRAUMATOLOGIA E PROTESICA ARTICOLAR
Page 143 and 144:
del soggetto, sia quelle preesisten
Page 145 and 146:
Nel post‐operatorio i momenti fle
Page 147 and 148:
TERAPIA BIOFISICA CON I‐ONE* DOPO
Page 149 and 150:
INTRODUZIONE Dall’ analisi della
Page 151 and 152:
STROKE APPLICAZIONE DI UN PROTOCOLL
Page 153 and 154:
conservazione del Potenziale Evocat
Page 155 and 156:
‐ ritardo nell’accoglimento in
Page 157 and 158:
L’analisi degli intervalli di att
Page 159 and 160:
MATERIALI E METODI Sono state valut
Page 161 and 162:
INTRODUZIONE Da più parti vi sono
Page 163 and 164:
Obiettivo dello studio è l’anali
Page 165 and 166:
INTRODUZIONE Si presentano gli ulte
Page 167 and 168:
JOINT SESSION SIMFER-SIUD SULLA RIE
Page 169 and 170:
prestazioni ambulatoriali, e coinvo
Page 171 and 172:
controverse informazioni circa il s
Page 173 and 174:
I nostri dati preliminari sono rife
Page 175 and 176:
maxillo‐facciale, ortopedia e med
Page 177 and 178: sportivi queste fratture sono molto
Page 179 and 180: dopo una, quattro, dodici e ventiqu
Page 181 and 182: In particolare nel confronto caso
Page 183 and 184: TECNOLOGIA INNOVAZIONE E RICERCA AP
Page 185 and 186: Nel nostro campione i fattori deter
Page 187 and 188: INNOVARE IN RIABILITAZIONE:UNA NUOV
Page 189 and 190: 1.2 Struttura 1 1 14 18 22 16 1.3 F
Page 191 and 192: settimana per un periodo di 2 setti
Page 193 and 194: RIABILITAZIONE DELL’EMIPLEGICO CO
Page 195 and 196: Il Lokomat ed il ReoAmbulator appar
Page 197 and 198: Extremity Skill Test, organizzando
Page 199 and 200: INTRODUZIONE Con l’invecchiamento
Page 201 and 202: adiografia in proiezione laterale d
Page 203 and 204: NEUROLESIONI IN ETÀ EVOLUTIVA APPL
Page 205 and 206: modificabile attraverso l’utilizz
Page 207 and 208: RELAZIONE TRA DEFICIT DI FORZA IN F
Page 209 and 210: incentrati sul recupero funzionale
Page 211 and 212: DISORDINI COGNITIVI IN PAZIENTI AFA
Page 213 and 214: suddivisi in 3 liste diverse e cias
Page 215 and 216: Concludendo dallo studio pilota eff
Page 217 and 218: comunicazione si è provveduto alla
Page 219 and 220: l’aspetto motorio (FM). La Btx‐
Page 221 and 222: la storia della PCI, se non trattat
Page 223 and 224: ostetriche,malattie congenite,ritar
Page 225 and 226: RACHIALGIA E PARADISMORFISMI AFA MA
Page 227: a valutazione statistica consideran
Page 231 and 232: VALUTAZIONE FUNZIONALE E DIAGNOSTIC
Page 233 and 234: 27 ratti maschi Sprague‐Dawley di
Page 235 and 236: anca totale e 12 operati con artrop
Page 237 and 238: QUALE SETTING RIABILITATIVO PER IL
Page 239 and 240: La comorbilità cardiaca è uno sta
Page 241 and 242: Il punto di partenza è stato ovvia
Page 243 and 244: individuale con gli specifici progr
Page 245 and 246: TRIAL CLINICO CONTROLLATO RANDOMIZZ
Page 247 and 248: MEDICINA MANUALE ASIMMETRIA RICORRE
Page 249 and 250: sembrano confermare che un trauma d
Page 251 and 252: PROPOSTA DI LINEE GUIDA IN MEDICINA
Page 253 and 254: Per entrambi i gruppi, il trattamen
Page 255 and 256: METODO:Maschio,anni 30,vittima di d
Page 257 and 258: otulea e quadricipitale sulla funzi
show all

BOOK ABSTRACT - Simfer

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

Delete template?

Save as template?