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BOOK ABSTRACT - Simfer

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metabolica possano essere di estrema utilità nell’indirizzare<br />

il training soprattutto in termini di efficacia e sicurezza.<br />

NUOVE ORTESI IN NEURO RIABILITAZIONE<br />

T. Squaquara, D. Munari, M. Gandolfi, G. Di Girolamo,<br />

A. Fiaschi, G. Ledro, N. Smania (Verona)<br />

INTRODUZIONE<br />

Scopo dello studio è stato quello di valutare gli effetti di<br />

ortesi dinamica tipo Theratogs in una paziente con disturbo<br />

della deambulazione di tipo atassico.<br />

MATERIALI E METODI<br />

O.G., 20 aa, affetta da sindrome cerebellare insorta all’età di<br />

10 anni, complicanza di infezione da Varicella, esordita con<br />

instabilità posturale, tremore degli arti, perdita della<br />

deambulazione. RMN encefalo ed es. liquor negativi. Alla<br />

nostra osservazione nel febbraio u.s. presentava marcia<br />

atassica, con oscillazioni del tronco durante la<br />

deambulazione.<br />

Procedure di valutazione: la paziente è stata valutata<br />

mediante posturografia, gait analisys e filmato.<br />

Procedure di trattamento: ortesi dinamica di ultima<br />

generazione (Theratogs): tessuti confezionati come vestito in<br />

grado di dare maggiore stabilità ai segmenti corporei<br />

prossimali e ridurre l’atassia, migliorando la deambulazione.<br />

(1)<br />

Tempo delle valutazioni: marzo u.s. (T0): test posturografico,<br />

gait analisys e filmato della deambulazione senza e con<br />

Theratogs. Tali valutazioni sono state ripetute a distanza di<br />

un mese e mezzo (T1), dopo che la ragazza aveva indossato<br />

l’ortesi dinamica per alcune ore al giorno, tutti i giorni.<br />

RISULTATI<br />

Alla valutazione iniziale (T0) la paziente presentava:<br />

instabilità posturale con oscillazioni pluridirezionali del<br />

tronco documentate con posturografia e alterazioni del<br />

cammino valutate al GaitRite (velocità, lungh passo, base<br />

appoggio, oscillazioni…)<br />

Alla valutazione effettuata post trattamento (T1) si è rilevato<br />

un miglioramento di tutti i valori alla posturografia, e un<br />

miglioramento dei parametri spazio‐temporali del cammino<br />

come evidenziato dal GaitRite. Al video: netta riduzione delle<br />

oscillazioni del tronco durante la marcia e miglioramento<br />

dell’atassia.<br />

La compliance è stata buona, probabilmente sia per<br />

l’estrema adattabilità del tessuto, che per l’adozione di un<br />

periodo di training all’uso e all’applicazione.<br />

CONCLUSIONI<br />

88<br />

L’indumento ortesico dinamico Theratogs ha consentito di<br />

migliorare alcuni parametri spazio/temporali e cinetici del<br />

cammino tramite stabilizzazione prossimale degli arti.<br />

PROGETTAZIONE E CONFEZIONAMENTO DI UN<br />

TUTORE PER LA SPALLA DELL’EMIPLEGICO.<br />

C. Polci, D. Tulli, C. Spagnuolo, M. Neri, D. Veselinovic,<br />

P. Serafini, M. Vallasciani (Porto Potenza Picena (MC))<br />

INTRODUZIONE<br />

Scopo di questo studio è stato quello di verificare la<br />

possibilità di progettare e costruire un tutore funzionale per<br />

la spalla, dotato della stessa efficacia del bendaggio ed<br />

utilizzabile per tempi lunghi, anche a domicilio.<br />

PAZIENTI A tale scopo sono stati reclutati 4 pazienti , 1 uomo<br />

e 3 donne, di età compresa tra i 18 ed i 71 anni (età media),<br />

emiplegici a seguito di lesioni cerebrali acquisite.<br />

MATERIALI E METODI<br />

Il tutore è costituito da una cuffia in gel di stilene con tessuto<br />

di rivestimento elastico in modo bidirezionale.<br />

STEP Trascorso il periodo di contenzione con il taping (circa<br />

un mese e mezzo dalla data di ricovero), se non sono state<br />

notate variazioni significative di stabilità e motilità<br />

dell’articolazione scapolo‐omerale, si è proceduto al<br />

confezionamento del tutore. Il paziente e/o il caregiver sono<br />

stati addestrati al corretto utilizzo del tutore, per evitare<br />

effetti collaterali. Il tutore è stato utilizzato nelle ore diurne,<br />

fino a 10 ore al giorno, sia in ambito terapeutico, durante il<br />

periodo di degenza, sia dopo il rientro a domicilio.<br />

Quotidianamente sono stati controllati il corretto utilizzo e<br />

l’aspetto della cute.<br />

RISULTATI<br />

Nel periodo di utilizzo del tutore si sono osservati il<br />

mantenimento dei corretti rapporti articolari, la prevenzione<br />

o la riduzione, ove presente, della sintomatologia dolorosa<br />

ed algodistrofica dell’arto superiore, un migliore assetto<br />

posturale, con possibilità di pendolarismo dell’arto superiore<br />

tutorizzato durante la deambulazione. Gli effetti collaterali,<br />

rappresentati dalla intolleranza o allergia al materiale, sono<br />

stati evitati testando il tutore prima della prescrizione<br />

definitiva.<br />

CONCLUSIONI<br />

La progettazione ed il confezionamento del tutore sono il<br />

frutto di una collaborazione multidisciplinare (medico<br />

fisiatra, fisioterapista, tecnico ortopedico), sono processi<br />

relativamente semplici, anche se personalizzati. Il tutore è<br />

facilmente indossabile dal paziente e consente, tra le altre<br />

cose, una maggiore integrazione dell’arto superiore durante<br />

l’esecuzione di funzioni più complesse come la<br />

deambulazione e le attività bimanuali

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