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BOOK ABSTRACT - Simfer

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maniera diretta e continuativa ad ogni minuto i seguenti<br />

parametri: il flusso di calore (Heat Flux, la dissipazione<br />

termica dal braccio all’ambiente), la temperatura cutanea, la<br />

risposta Galvanica della pelle (GSR = Galvanic Skin Response,<br />

la conduttività elettrica tra due punti della pelle) e<br />

l’accelerazione (mediante un accelerometro a due assi<br />

incorporato). Si può disporre inoltre della funzione<br />

TimeStamp (marca eventi) che consente all’operatore,<br />

premendo il pulsante sovrastante lo strumento, di marcare<br />

l’incipit di una precisa fase dell’attività. Il dispositivo viene<br />

posizionato sul braccio a livello del tricipite del paziente, ha il<br />

vantaggio di essere piuttosto comodo da indossare,<br />

facilmente gestibile e per nulla ingombrante. Si avvia<br />

autonomamente qualche secondo dopo il contatto cutaneo e<br />

si spegne una volta rimosso. I dati raccolti inerenti alle<br />

variabili fisiologiche vengono registrati nella memoria interna<br />

del dispositivo, dove un algoritmo di calcolo coperto da<br />

brevetto permette di elaborarli ottenendo misure derivate<br />

di: dispendio energetico totale (kcal bruciate), METs<br />

(equivalente metabolico, corrispondente al consumo<br />

d’ossigeno a riposo e pari a 3.5ml d’ossigeno per chilo di<br />

peso corporeo per minuto).<br />

RISULTATI<br />

Elaborando i dati dei test si ottiene una media dei metri<br />

percorsi al test iniziale di 333,4 ed al test finale di 397,96; ed<br />

una media del consumo energetico al test iniziale di 55,66<br />

calorie ed al test finale di 39,33 calorie. I risultati ottenuti da<br />

5 soggetti sani con un’età simile a quella dei casi clinici sono i<br />

seguenti: 689,6 metri percorsi con un dispendio energetico<br />

pari a 36 calorie.<br />

I risultati ottenuti hanno confermato l’ipotesi iniziale che un<br />

training riabilitativo personalizzato e un buon lavoro di<br />

equipe permettono al paziente amputato transtibiale di<br />

migliorare le proprie performances motorie e quindi la<br />

durata ed il percorso deambulatorio, con una riduzione del<br />

dispendio energetico.<br />

CONCLUSIONI<br />

L’uso di un rilevatore di consumo energetico consente al<br />

riabilitatore di monitorare l’esercizio terapeutico, la sua reale<br />

efficacia e le eventuali controindicazioni e limiti ad un<br />

esercizio inappropriato.<br />

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