VIAGGIO NEL NATALE profumi, riti e sapori nella ... - AssoPanificatori
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L’ORIGINE DEI PRODOTTI CARATTERISTICI ITALIANI<br />
versi ancora tutte da scoprire. Già alla fine dell’800<br />
l’Artusi proponeva per il pranzo di Natale, ancora<br />
tradizionale in Toscana e in Romagna, cappelletti in<br />
brodo all’uso di Romagna per primo, intermezzo con<br />
crostini di fegatini di pollo. E poi il cappone lesso, il pasticcio<br />
di lepre e la faraona arrosto. In particolare l’Artusi,<br />
nel suo volume “La Scienza in cucina e l’arte di<br />
mangiar bene”, riporta il seguente menù per il pranzo<br />
di Natale, che è da considerarsi ancora in uso in larga<br />
parte d’Italia:<br />
• Cappelletti all’uso di Romagna<br />
• Crostini di fegatini di pollo<br />
• Cappone, con uno sformato di riso verde<br />
• Pasticcio di lepre<br />
• Gallina di faraona e uccelli<br />
• Panforte di Siena – Pane Certosino<br />
di Bologna – Gelato di mandorle tostate<br />
Lo stesso Artusi riporta anche, per il mese di dicembre,<br />
il menù per un pranzo di magro, da interpretarsi<br />
quale suggerimento per il pranzo o la cena della<br />
Vigilia di Natale:<br />
• Tortelli o risotto colle telline<br />
• Sogliole, totani e triglie fritte<br />
• Cardoni con la besciamella o crescioni<br />
• Anguilla o altro pesce arrosto<br />
• Croccante, mele in gelatina, aranci a fette,<br />
aggraziati con zucchero e alkermes<br />
• Pere, mele e frutta secca.<br />
TRADIZIONI, PRODOTTI E GASTRONOMIA DEL PERIODO NATALIZIO 75