VIAGGIO NEL NATALE profumi, riti e sapori nella ... - AssoPanificatori
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CAMPANIA<br />
In Campania, il cenone della Vigilia di Natale è<br />
ricco e sontuoso anche nelle famiglie più povere.<br />
Spessissimo il primo è costituito dagli spaghetti con<br />
vongole, seguiti dal baccalà fritto e in umido, dal capitone<br />
fritto e dal fritto misto (carciofi, pane, fegato,<br />
cardi, ecc.). Solitamente le torte salate<br />
precedono i dolci, a partire dagli<br />
“struffoli”, le paste di<br />
mandorle, i mostaccioli,<br />
i sussamieli.<br />
Il menù del pranzo di Natale è decisamente libero,<br />
nonostante sia composto da piatti ricchi, ad eccezione<br />
del dolce che prevede ancora gli “struffoli” e di un’insalata<br />
detta “di rinforzo”.<br />
Il menù del pranzo di Natale tipicamente tradizionale<br />
iniziava con le tagliatelle all’uovo, prima del<br />
piatto forte che era la tacchina al forno con patatine<br />
novelle. Poi il momento del vero trionfo era la frittura:<br />
panzarotti, sfogliatelle di ricotta, fegatini,<br />
cervello, animelle, mozzarelle, scarola,<br />
pizzelle all’uovo, dadi di polenta, carciofi,<br />
funghi. Una grande avventura,<br />
che si chiudeva con finocchi<br />
e ravanelli conditi con olio, sale e<br />
pepe. E per finire i dolci: struffoli<br />
nel croccante, pasta di mandorle,<br />
torroncini, roccocò, raffioli, susamielli.<br />
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PRODOTTI TIPICI REGIONALI<br />
TRADIZIONI, PRODOTTI E GASTRONOMIA DEL PERIODO NATALIZIO