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Spazio e sapere - La Psicanalisi secondo Sciacchitano

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diverse, distinguibili omotopicamente, cioè tramite cappi. I due nodi mettono in<br />

evidenza caratteristiche diverse dello spazio, diciamo, verità non equivalenti o<br />

interscambiabili. In particolare si tratta di verità omotopiche. <strong>La</strong> teoria dei nodi è un<br />

prisma che diffrange uno spettro infinito di verità spaziali, tuttora incompletamente<br />

esplorate. Spinoza direbbe che la teoria dei nodi è falsa, nel senso di inadeguata all’idea.<br />

In virtù della sua falsità vanta meriti psicanalitici. 150 Il principale è che dà un’idea di<br />

spazio non kantiana, nel senso di né una né completa, cioè dà un’idea scientifica, laica e<br />

non religiosa dello spazio del soggetto. 151<br />

Senza entrare nei dettagli, tentiamo di generalizzare il discorso più in senso<br />

qualitativo che quantitativo. Come ogni struttura, anche i nodi pongono problemi di<br />

presentazione. Sono uguali o diversi i nodi di Fig. 62, ci siamo chiesti.<br />

Il problema è parzialmente risolto dal calcolo degli invarianti. Ce ne sono di due tipi.<br />

Con terminologia non ufficiale li chiamiamo estrinseci e intrinseci. Gli invarianti<br />

algebrizzano la struttura dello spazio attorno al nodo. Come? Fissano un punto esterno<br />

al nodo classificano i cappi – cioè le curve semplici non autointersecanti – che partono<br />

da quel punto e vi fanno ritorno. Per la presenza del nodo, i cappi si distribuiscono in<br />

classi diverse e disgiunte. Una classe è formata dai cappi contraibili con continuità in un<br />

punto. Sono i cappi che non attraversano il nodo. I cappi che attraversano, una o più<br />

volte il nodo, si distribuiscono in un sistema esaustivo di classi detto partizione. I cappi<br />

di una classe sono equivalenti, nel senso che si possono deformare con continuità l’uno<br />

nell’altro. I cappi di classi differenti non sono equivalenti, nel senso che non si possono<br />

trasformare con continuità l’uno nell’altro. Le classi dei cappi, ivi compresa la classe<br />

dei cappi contraibili, che funziona da identità (una sorta di uno in notazione<br />

moltiplicativa), formano un gruppo algebrico rispetto all’operazione di concatenazione<br />

tra cappi. <strong>La</strong> quale consiste nel prolungare il primo cappio nel <strong>secondo</strong>, facendo iniziare<br />

il <strong>secondo</strong> dove finisce il primo e terminare il <strong>secondo</strong> dove il primo comincia. Tale<br />

struttura algebrica, dotata di identità e di inverso (il cappio che associato a un cappio lo<br />

trasforma in cappio contraibile in un punto), è caratteristica del nodo. Funge da<br />

invariante nel senso che nodi uguali ma diversamente presentati hanno gruppi di<br />

omotopia isomorfi. Ad es. nodi sciolti, comunque ingarbugliati, hanno gruppi di<br />

omotopia isomorfi al gruppo di omotopia della circonferenza, a volte detto gruppo Z (da<br />

Zahlen, numeri) perché formato da classi di cappi che formano 0, ±1, ±2, ±3… giri<br />

attorno alla circonferenza. (Fig. 63).<br />

150 Con incursioni piratesche in campi epistemici vicini, la psicanalisi fa suo quel che trova, a<br />

volte acriticamente. In un certo senso la psicanalisi importa il falso (oggettivo) per trasformarlo<br />

in vero (soggettivo).<br />

151 L’esistenza di un solo e ben definito spazio, l’euclideo, è la condizione trascendentale della<br />

conoscenza come adeguamento dell’intelletto all’essere che è. <strong>La</strong> scienza si differenzia dalla<br />

conoscenza, perché il <strong>sapere</strong> scientifico si diffrange su una pluralità di diversi spazi (o mondi,<br />

direbbe Kuhn) possibili. Il tema da sviluppare è la regressione dell’illuminismo alla scienza,<br />

tanto più grave quanto più pretende fare uscire l’intelletto dallo stato di minorità che si è<br />

autoprocurato. Il determinismo laplaciano, come il trascendentalismo kantiano, trasformano il<br />

progetto cartesiano in conformismo davanti al tribunale della ragione. Kant e <strong>La</strong>place sono<br />

medievali rispetto a Galilei e Descartes. Kant, in particolare, è il padre di tutte le ideologie<br />

moderne. Dove l’ideologia si può definire come deformazione cognitiva della scienza.

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