Spazio e sapere - La Psicanalisi secondo Sciacchitano
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ora detti similitudini, che conservano gli ordinamenti. Se a precede b, allora anche af, a<br />
trasformato dalla similitudine f, precede bf, b trasformato da f.<br />
I sistemi di logica sono un importante esempio di struttura ordinale. L’ordinamento<br />
che essi conservano in un certo insieme di formule ben formate (fbf) sono la relazione<br />
di conseguenza (in termini di verità, o semantici) e la relazione di deduzione (in termini<br />
di <strong>sapere</strong>, o sintattici). Per la prima, se A è vero, allora B è vero; per la seconda, se si<br />
assume A allora si deduce B. Nelle logiche elementari degli enunciati e dei predicati i<br />
due approcci sono equivalenti: tutto il vero è dimostrabile, essendo scontato che tutto il<br />
dimostrabile è vero (teorema di completezza). Tuttavia, se il sistema si arricchisce di<br />
mezzi espressivi fino a contenere l’aritmetica, arrivando a tradurre in rapporti numerici<br />
proprietà informali della teoria, forzando in un certo senso la teoria della teoria nella<br />
teoria, allora si incontra per così dire un “buco” nella struttura. Si sperimenta<br />
l’impossibile strutturale come incompletezza. <strong>La</strong> completezza si perde: non tutta la<br />
verità si dimostra senza contraddizione. Gödel, come abbiamo ricordato, ha dimostrato<br />
che, se si vuole salvare la coerenza dell’aritmetica, si deve accettare l’esistenza di<br />
enunciati veri ma indimostrabili, tra cui l’enunciato che afferma la propria<br />
indimostrabilità. Nel prezzo da pagare per salvare la coerenza c’è anche<br />
l’indimostrabilità della coerenza dell’aritmetica. Con un chiasmo tipico della retorica<br />
lacaniana, potremmo dire che l’indimostrabilità della coerenza è la “mancanza” grazie<br />
al quale il sistema simbolico si regge su se stesso in modo coerente.<br />
A qualcuno può interessare <strong>sapere</strong> che la confezione insiemistica (o estensionale)<br />
non è essenziale alla logica simbolica moderna. Nella sua tesi di laurea del 1923 von<br />
Neumann presentò un’assiomatizzazione della teoria degli insiemi esclusivamente come<br />
funzioni, che sarà successivamente perfezionata da Gödel e Bernays. Dal 1924<br />
Schonfinkel ha avviato e Curry ripreso un sistema di scrittura logica interamente basato<br />
su operatori, che esclude il ricorso a variabili insiemistiche (logica combinatoria). Qui<br />
non entriamo nei dettagli. Segnaliamo solo che la stessa teoria degli insiemi è un<br />
esempio, forse quello minimale, di teoria ordinale i cui morfismi (ora detti applicazioni<br />
biunivoche) conservano la relazione d’inclusione tra insiemi.<br />
L’algebra studia strutture con una o più operazioni. Un’operazione n-aria è una<br />
relazione valida per le n-ple di un insieme. Una n-pla è un insieme ordinato di elementi,<br />
in cui sono ammesse ripetizioni. L’insieme delle n-ple di un insieme forma il suo<br />
prodotto cartesiano di ordine n. I prodotti cartesiani sono importanti, perché permettono<br />
di formalizzare le relazioni su un insieme come sottoinsiemi di un prodotto opportuno.<br />
Per esempio, la somma di numeri interi è una relazione valida per la tripla (3,2,5) e non<br />
valida per (3,2,7). Infatti, 3+2=5 e 3+2≠7. Abbiamo già visto, a proposito del triangolo<br />
equilatero, un esempio non numerico di struttura algebrica: il gruppo di trasformazione<br />
del triangolo. In questo caso la relazione ternaria è la concatenazione delle<br />
trasformazioni, cioè l’eseguirle una dopo l’altra. L’algebra astratta nasce con Galois per<br />
studiare le strutture di gruppi di permutazione delle radici di un’equazione. <strong>La</strong><br />
formulazione astratta è indipendente dalle rappresentazioni concrete, sia numeriche sia<br />
geometriche, degli elementi del gruppo. Un gruppo è definito astrattamente dai suoi<br />
pochi assiomi: possedere un’operazione chiusa e associativa; possedere un’unità;<br />
possedere l’inverso di ogni elemento. Non ci serve definire tutti i termini. Ci basta dire<br />
che il gruppo è una struttura algebrica importante, forse la più importante dal punto di<br />
vista strutturale. <strong>La</strong> ragione è nell’autoriferimento. Infatti, l’insieme degli isomorfismi<br />
di una struttura è a sua volta un gruppo. In altri termini, tutti i modi equivalenti di<br />
presentare la struttura – come quelli attraverso le trasformazioni biunivoche che<br />
conservino le operazioni – formano a loro volta una struttura di gruppo. L’algebra<br />
presenta qui le proprie credenziali come unificatrice di tante matematiche diverse.<br />
Allora assume il nome di teoria delle categorie.