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Spazio e sapere - La Psicanalisi secondo Sciacchitano

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scienza. Ma non vogliamo neppure perdere l’occasione, che la topologia offre, di<br />

riaprire un discorso, spesso enigmatico, come quello dell’inconscio, che inevitabilmente<br />

ogni teoria analitica soffoca nei propri schemi. Topologia come ortodossia, allora? No,<br />

topologia come eterodossia interna al discorso analitico. Come generatrice di novità<br />

impreviste o possibilità di “decoerenza” (né troppa coerenza né banale incoerenza).<br />

“Nel macchinismo immaginario di questo dire, che la mia 132 topologia è, un vero<br />

analista non vi intenderebbe altro che il tentativo, in mancanza di meglio, di far tenere al<br />

dire il posto del reale”. 133 Tanto dovrebbe bastare a giustificare la parzialità della nostra<br />

presentazione della topologia lacaniana. Di cui ci interessa più lo spirito che il corpo<br />

delle conoscenze.<br />

A proposito di parzialità, non ho parlato e non parlerò molto dell’ultima topologia di<br />

<strong>La</strong>can, quella dei nodi e delle catene. 134 <strong>La</strong> ragione è strutturale e non solo<br />

opportunistica. <strong>La</strong> topologia delle superfici è finita. Ha raggiunto la completezza della<br />

classificazione di tutte le superfici e conosce senza incertezze tutti i loro invarianti (i<br />

numeri di Betti). È difficile fare della matematica impropria con le superfici. <strong>La</strong> fantasia<br />

di <strong>La</strong>can è in un certo senso vincolata. Invece, la teoria dei nodi e delle catene è<br />

incompleta. Non si sanno classificare tutti i nodi. Non si conosce l’algoritmo che,<br />

fissato il numero minimo di incroci, calcoli il numero di nodi caratterizzati da tale<br />

invariante. Perciò è più facile fare della matematica congetturale in teoria dei nodi. È<br />

più facile proporre verità che non si sanno dimostrare. Ma la matematica congetturale<br />

diventa presto impropria nelle mani di un dilettante come <strong>La</strong>can. Questa è la ragione per<br />

cui le sue ultime, non sempre azzeccate, performances topologiche, per esempio nel<br />

seminario RSI, ci lasciano per lo più freddi. Nell’ambito del nostro approccio c’è<br />

tuttavia spazio per segnalare all’interessato cosa la topologia dei nodi sia e come si<br />

correli alla topologia superficiale, appena vista. 135<br />

Innanzi tutto, ripetiamo per i nodi la domanda di partenza: che ci fa la topologia dei<br />

nodi nella teoria analitica? I nodi sono metafore. 136 Rappresentano il soggetto per altri<br />

significanti, per esempio i tagli. Si parla di taglio per giustificare l’angoscia di<br />

castrazione – maschile – e di nodo per la formazione del sintomo, che l’analisi dovrebbe<br />

sciogliere. Le figure retoriche non sono né giuste né sbagliate. Possono essere felici o<br />

infelici. Le felici ripropongono la significazione che sfugge alle infelici. Nel taglio che<br />

132<br />

Sottolineatura nostra. <strong>La</strong> topologia di <strong>La</strong>can, essendo matematica impropria, è proprio tutta<br />

sua. Non avrebbe senso imitarla. Sarebbe come travestirsi con i vestiti di un altro. Non resta che<br />

ognuno si inventi la propria topologia.<br />

133<br />

Traduzione parafrastica da L’etourdit, loc. cit. p. 32. Purtroppo, al vero topologo la topologia<br />

lacaniana, non suggerisce gran ché. Non solo perché è impropria. Ma anche perché per<br />

formazione il vero topologo non è interessato alla questione del soggetto. <strong>La</strong> topologia si<br />

insegna nelle Università, dove il soggetto è in posizione residuale.<br />

134<br />

Ma vedi pag. per il nodo di <strong>La</strong>can e pag. per la catena borromea a tre anelli, ritagliata da<br />

superfici topologiche.<br />

135<br />

Compito del matematico è dimostrare gli isomorfismi strutturali tra i diversi oggetti, che<br />

possono essere presentati in modi diversi, ma equivalenti. <strong>La</strong> presentazione di una catena come<br />

cordicelle (tori) intrecciate è equivalente alla presentazione come taglio di una superficie. Non si<br />

può dire che la prima rappresenti lo stare insieme delle istanze psichiche e il <strong>secondo</strong> la loro<br />

separazione. Sarebbe un discorso ideologico. (Che purtroppo in alcune scuole lacaniane si tiene,<br />

a testimoniare l’ignoranza della matematica). Con l’ideologia ritorna il primato della<br />

psicoterapia sulla psicanalisi. Ricordiamo che Freud temeva che la terapia uccidesse<br />

(erschlagen) la scienza, nell’appendice all’analisi laica.<br />

136<br />

<strong>La</strong> teoria lacaniana della metafora come sostituzione di significanti ha ascendenze<br />

aristoteliche. Accanto alla teoria della metafora come analogia (“la vecchiaia è la sera della<br />

vita”), nella retorica di Aristotele compare la concezione della metafora come “imposizione del<br />

nome dell’altro”. Qui il taglio si impone sulla corda… senza tagliarla.

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