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Spazio e sapere - La Psicanalisi secondo Sciacchitano

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lungo lavorio del calcolo infinitesimale, iniziato nel XVII secolo con l’avvento del<br />

soggetto della scienza.<br />

Per riaprire il discorso poco dopo con l’invenzione delle geometrie non euclidee e<br />

della teoria cantoriana degli insiemi. Allora vediamo che il matematico del XX secolo,<br />

cioè il matematico della topologia, torna a disegnare figure, oggi facilitato dalla grafica<br />

computazionale. Non per pigrizia o per ignoranza, ma per affrontare argomenti per i<br />

quali non dispone di una teoria interamente formalizzata. Cito pochi esempi: la<br />

dimensione frazionaria (i cosiddetti frattali), gli automi cellulari (tessuti di dispositivi di<br />

calcolo, che interagiscono con i vicini per dare origine a un calcolo complesso), i<br />

sistemi complessi o caotici, definiti da sistemi di equazioni differenziali i cui integrali<br />

non sono calcolabili numericamente, perché piccole variazioni delle configurazioni<br />

iniziali producono grandi oscillazioni in quelle finali, i giochi cooperativi, dove la mia<br />

perdita non è la mia vincita, ma qualcosa in meno e la tua vincita non è la mia perdita,<br />

ma contribuisce al mio utile, ecc.<br />

UNA BOTTIGLIA CHE È TUTTO UN PROGRAMMA<br />

Il colpo di grazia alla figura come oggetto matematico fu inferto da Felix Klein il<br />

quale, nell’introduzione al suo Programma di Erlangen scrisse che “gli spazi a più<br />

dimensioni nascono dalla geometria quando si astrae dalle figure che non sono affatto<br />

essenziali dal punto di vista matematico”. 15 Apriamo una parentesi.<br />

Klein è noto ai topologi dilettanti, tra cui cominciano ad annoverarsi analisti, per una<br />

figura paradossale, detta otre o bottiglia di Klein (Fig. 1)<br />

(Fig. 1)<br />

Ricorda l’allegorico pellicano che si squarcia il ventre per offrire le viscere in pasto<br />

ai figli. Nulla di più sbagliato. Il pellicano in figura non ha viscere, perché non ha<br />

interno. <strong>La</strong> peculiarità del fiasco di Klein è la coincidenza tra fondo e apertura. <strong>La</strong><br />

topologia tira di questi scherzi in tutta serietà. <strong>La</strong> suddetta borraccia rappresenta una<br />

struttura buona come supporto allo slittamento continuo della pulsione attorno alla<br />

stessa mancanza: dalla bocca all’ano è sempre la stessa pulsione autoriflessiva, che non<br />

si soddisfa sull’oggetto ma tornando su se stessa. Ovviamente siffatta struttura non<br />

serve come contenitore. Come fiasco fa fiasco, perché ciò che vi entra al tempo stesso<br />

ne esce. 16 Considerata come nassa, non afferra alcun pesce. Sembra costruita come<br />

l’anoressia, che si svuota mentre si riempie. 17 In un certo senso è un modello del paiolo<br />

15 Corsivo nostro. Per sottolineare che il programma strutturalista mira alla generalizzazione.<br />

16 Ciò non è evidente nella figura che non rende la logica del fondo aperto. L’iconoclastia di<br />

Klein arriva alla finezza di produrre una figura che invita a diffidare di sé.<br />

17 L’anoressia nevrotica non va confusa con il negativismo psicotico. Una nega la mancanza<br />

affermando il vuoto. L’altro nega l’oggetto appartenente all’altro.

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