09.05.2013 Views

Spazio e sapere - La Psicanalisi secondo Sciacchitano

Spazio e sapere - La Psicanalisi secondo Sciacchitano

Spazio e sapere - La Psicanalisi secondo Sciacchitano

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

L’ammissione è un inclusione. Include quel che c’è, vivo e operante: il desiderio del<br />

carceriere. Dopo l’inclusione, il <strong>secondo</strong> passo è un’esclusione. Esclude quel che non<br />

c’è, o c’è poco, ossia l’impossibile. Nel caso escludo che l’altro mi aiuti. E forse è<br />

meglio così. Se l’altro mi comunicasse il colore del cappello, potrebbe ingannarmi come<br />

il Dio di Cartesio, e mi metterebbe in una situazione peggiore di prima, perché avrei da<br />

controllare una variabile in più: l’intenzione altrui. 8 No, per uscire dall’alienazione in<br />

cui mi trovo è meglio mettere tra parentesi, sospendere, l’altro. Niente cooperazione, 9<br />

niente intersoggettività, nessuna considerazione di intenzionalità. <strong>La</strong>vorerò in modo<br />

solipsistico, applicando solo le regole della logica, nel caso l’antico modus ponendo<br />

ponens: se A e se A implica B, allora B.<br />

Il terzo passo della formalizzazione è la scrittura. Scrivo 0 al posto di bianco e 1 al<br />

posto di nero, posto che il segno di scrittura stia per cappello. Una piccola, a suo modo<br />

poetica, metafora binaria che il calcolatore usa di routine. <strong>La</strong> scrittura è sempre<br />

metafora, cioè sostituzione di un segno con un altro. Scrivere è sempre trascrivere, cioè<br />

passare da una scrittura all’altra. <strong>La</strong> scrittura è trasposizione. In questo caso, ma è<br />

eccezionale, la trasposizione è esaustiva. Infatti, posso scrivere tutte le combinazioni in<br />

gioco, sfruttando la notazione posizionale inventata dagli indiani e trasmessa a noi dagli<br />

arabi per scrivere i numeri.<br />

I soggetti sono tre, le alternative due. Quindi ottengo tutte le combinazioni per<br />

raddoppi successivi, come alla roulette. Proviamo a passarle in rassegna tutte, visto che<br />

sono poche e bastano tre raddoppi. Lo stesso programma mi prefiggo io, come<br />

prigioniero, per uscire di prigione.<br />

o<br />

g<br />

g<br />

et<br />

ti<br />

1<br />

)<br />

2<br />

)<br />

3<br />

)<br />

4<br />

)<br />

S<br />

(<br />

(<br />

(<br />

(<br />

o<br />

I<br />

u<br />

i<br />

L<br />

’<br />

a<br />

l<br />

t<br />

r<br />

o<br />

L<br />

Mio<br />

stato<br />

epistemico<br />

1 1 1 Impossi<br />

bile<br />

1 1 0 Falso di<br />

fatto<br />

1 0 1 Falso di<br />

fatto<br />

1 0 0 Dubbio<br />

( 0 1 1 Falso di<br />

8 Sta qui il bivio tra psicologia e matematica. <strong>La</strong> matematica non è paranoica: non fa discorsi<br />

sulle intenzioni dell’altro ma sulle strutture. <strong>La</strong> psicologia è paranoica: rifugge dalla struttura e<br />

si rifugia nell’intenzionalità, per lo più delirando all’interno di discorsi ad hominem.<br />

9 I giochi non cooperativi si dicono a somma zero, perché la mia vincita è la tua perdita e la mia<br />

perdita la tua vincita. Tali giochi furono formalizzati da Von Neumann, che dimostrò il teorema<br />

di esistenza della strategia ottimale per giochi finiti. Segnaliamo l’esistenza di giochi<br />

cooperativi, a somma diversa da zero, la cui teoria, molto complessa, è assai poco formalizzata,<br />

limitandosi a simulazioni su calcolatore.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!