Spazio e sapere - La Psicanalisi secondo Sciacchitano
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Un esempio. Per trattare il reale il francese ha un verbo che l’italiano deve<br />
invidiargli. È il verbo cérner, che coagula in sé un plesso di significati che vanno<br />
dall’incidere, al circoscrivere, delineare, delimitare. Non so come tradurlo. Ma si<br />
applica al mio caso, hic et nunc. Qui e ora non parlo a caso. Voi che ascoltate, sentite<br />
che c’è qualcosa che parla. Magari non è la marionetta che si agita davanti a voi.<br />
Eppure, nelle gesticolazioni della marionetta qualcosa di quel che parla rimane<br />
impigliato. Poco fa dicevo “aderisce”. Sì, aderisce al reticolo di condizioni simboliche, i<br />
matemi, che cercano di cerner un po’ di reale. Si potrebbe dire “discernere”?<br />
Intervento. Il verbo cerner mi fa pensare alle parentesi.<br />
Certo. I fenomenologi usano la messa tra parentesi quasi preventivamente, per<br />
realizzare la sospensione (epoché), che li porti “alle cose stesse”. Le parentesi sono una<br />
buona metafora per noi analisti, perché indicano una presa locale che lascia il discorso<br />
in gran parte libero di svilupparsi. Graficamente le parentesi disegnano una<br />
circonferenza incompleta. Non delimitano il concetto in tutta la sua estensione.<br />
<strong>La</strong>sciano un’apertura. <strong>La</strong> topologia delle parentesi è più debole di quella dei circoli.<br />
<strong>La</strong>can ne diede un esempio con la sua catena L, basata su un sistema di inversioni<br />
simboliche e immaginarie. Il sistema, cui il discorso, procedendo dall’Altro al soggetto,<br />
va incontro, è sostenuto da una successione di parentesi, che si aprono e si chiudono (i<br />
battimenti dell’inconscio), e si organizzano in sequenze ben individuate da parentesi,<br />
che si aprono all’apertura di altre e si chiudono alla loro chiusura. Nella catena esiste<br />
una cerniera di parentesi raddoppiate, che <strong>La</strong>can chiama virgolette. 34<br />
Ringrazio del suggerimento e passo a indicare un risvolto squisitamente topologico<br />
del verbo cerner. anticipando qualcosa che dovrei dire dopo, perché siamo ancora fuori<br />
dalla topologia. Le anticipazioni sono le migliori giustificazioni dell’uso della topologia<br />
in analisi. Significano che la struttura è già lì, prima che la si possa definire. I<br />
matematici conoscono questo modo di presentare una struttura. Lo chiamano<br />
impredicativo. 35<br />
Sto iniziando un discorso sulla dimensione. Il concetto di dimensione è oggi uno dei<br />
più problematici di tutta la ricerca topologica. Dopo gli studi pionieristici di Alexandrov<br />
sulla teoria omologica della dimensione, oggi di dimensione si torna a parlare a<br />
proposito del comportamento di oggetti esotici, i cosiddetti frattali, che chiunque ha<br />
imparato a pasticciare su un personal computer o ha visto dispiegarsi sul suo video.<br />
Sono oggetti autosimili. Zoomando un dettaglio, si ripete in piccolo la struttura in<br />
grande. Tali oggetti pongono con urgenza il problema della dimensione, in particolare<br />
frazionaria.<br />
Cos’è la dimensione? chiesero al grande matematico H. Weil. Rispose: “Se fossi in<br />
prigione direi che le pareti del la mia cella sono bidimensionali”. E così via: se fossi<br />
immerso in una superficie direi che il circuito che mi circoscrive è unidimensionale.<br />
Infine, se fossi prigioniero di un segmento, direi che gli estremi, che mi comprendono,<br />
sono zero dimensionali. Così termina la discesa del cerner (circoscrivere, delimitare)<br />
sempre più nel piccolo verso dimensioni, o confinamenti, progressivamente più<br />
34 Abbiamo già messo in guardia contro l’eccesso di deduzioni strutturali da una catena<br />
stocastica. <strong>La</strong> catena L di <strong>La</strong>can è semplicemente il prodotto di una macchina di memoria, che<br />
ricorda le ultime tre scelte binarie in una serie infinita. Altre considerazioni strutturali sono<br />
ridondanti.<br />
35 <strong>La</strong> definizione impredicativa di un insieme usa la definizione dell’insieme da definirsi per<br />
definirlo. Le definizioni impredicative, anch’esse in odore di contraddizione, sono frequenti in<br />
matematica. <strong>La</strong> definizione degli insiemi con più di cinque elementi è impredicativa, perché dà<br />
per definito l’insieme da definire