DEI DELITTI

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so suo carattere, il quale nnprendesse d'
inveire contro le Leggi, e contro i Giudici,
accusandoli d'inutile crudeltà, perche
condannano alla schiavitù, ed al reîno,
ec. Ma tutto maie: laonde sino a
tanto che non si troverà la maniera di
rimontare le passioni degli uomini in un
modo migliore di quello , che vediamo di
présente; una délie due: o condannare i
malfattori con tutto il giustissimo rigor
délie Leggi, corne si è fatto sin qui ; o
sciogliere tutti gli uomini dal Patto sociale
e rimetterli nella supposta loro naturale
libertà, ed in Cal caso chi mai potrebbe
immaginarsi, anzi chi è mai che
non veda in quali orrori, ed in quale spaventosa,
e desolatrice confusione non si
troverebbe in un momento tutto il génère
umano? Anzi si potrebbe in oltre
aftermare, che seguirebbe altrettanto in
brevissimo tempo, se mai si abbandonasse
il costume dei tormenti, e délia morte
contro de' scellerati, corne con tanta
ostinazione vorrebbe il N. A. che s' eseguisce
. In fatti allora solamente non sarà
necessaria la pena di morte, quandJ
per governare gli uomini non vi sarà
più bisogno ne di Leggi, ne di Sovrani.
**'_• Immediatamente dopo questa sua acer-
,toj> ba piuttosto Satira ch' invettiva (a) co-
'•«'"mincia il K T . A. a parlare délia pena di
"•' Moi»