DEI DELITTI

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putazioni di crudeltà e d'ingiustizia che
dà temeranamenre ai Sovrani ed alla
Chiesa, riguardo alla pena di morre.
Anche nella pagina sessantesimaterza si
oppone contro la genre la più ostinata
del mondo, voglio dir contro i fatti e
contro 1'esperienza , perché insegna, che
non è V intensione délia pena , che fa il
maggior effetto suW animo umano, ma /'
estensione di essa _,• perché ( soggiugne )
la nostra sensibilità è più facilmente e
stabilmente mossa da minime ma replica*
te impression, che da un forte ma pas*
seggiero mouiment». Primieramente cotesto
non è il caso del timor délia morte ;
e poi è chiaro che si danno délie pêne
o dei timori, che quand' anche durassero
mille Secoli, non potrebbero uguagliare
colla loro estensione l'intension délia pena
di morte. Infinité minime replicate
impressioni non atterreranno mai una gran
Torre, che un quantunque passeggiero,
ma forte Fulmine, l'abbatterà .
Si veda qui adesso l'esempio d 1 uno di
quei periodi nei quali, perché si vogliono
caricar di sentimenti, e risparmiar le
parole convenienti, si fa corne quei Muratori,
che fabbricano con molti sassi e
con molta rena, ma con poca calcina.
iVo» è il terrièi/e, ma passeggiero spettacolo
délia morte di uno scellsrato ( dice
il