Tesi_Manuela Prencipe PDF - EMDR Italia
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sensoriale legata al fragore delle esplosioni. Successivamente si iniziò a notare che<br />
alcuni soldati sviluppavano gli stessi sintomi, senza però essere stati coinvolti in<br />
incidenti e esplosioni particolari. Durante la Seconda Guerra Mondiale, gli operatori<br />
della salute mentale furono coinvolti maggiormente nella cura dei soldati e si<br />
svilupparono concetti come la “sindrome post-traumatica” (Kardiner, 1941) e la<br />
“nevrosi da guerra” (Grinker e Spiegel, 1945). Si iniziò anche a riconoscere che gli<br />
stessi sintomi non riguardavano più solo i soldati in guerra, ma anche i civili. Fu poi con<br />
la guerra del Vietnam che si iniziò a parlare di Disturbo Post-Traumatico da Stress, e ad<br />
identificarne la causa in un evento esterno. La categoria diagnostica del PTSD,<br />
comparse, per la prima volta, nel 1980, all’interno DSM-III (American Psychiatric<br />
Association) (Yule, Williams, Joseph, 2000).<br />
Sulla base dell’ultima classificazione diagnostica, il DSM-IV-TR (American Pychiatric<br />
Association, 2000, Tabella 1.2.), il PTSD è definito un disturbo legato ad un evento<br />
traumatico esterno. Il trauma viene definito come un’esperienza nella quale la persona<br />
vive direttamente o assiste ad un evento che può comportare morte o minaccia di morte<br />
o lesioni gravi o pericolo per l’integrità fisica propria e degli altri (criterio A1). Queste<br />
condizioni non sono sufficienti per una diagnosi da PTSD. Occorre osservare una<br />
risposta all’evento con paura intensa, impotenza e orrore (criterio A2). Il PTSD è<br />
caratterizzato da alcuni sintomi tipici che possono essere organizzati in tre categorie<br />
(criteri B, C e D):<br />
• sintomi intrusivi: sensazione di rivivere l’evento traumatico attraverso diversi<br />
modi, tra i quali ricordi intrusivi, incubi, flashback, fenomeni dissociativi,<br />
disagio psicologico e/o reattività fisiologica (occorrono uno o più di questi<br />
sintomi);<br />
• sintomi di evitamento e di confusione: tentativi di evitare pensieri, emozioni,<br />
luoghi, situazioni, persone che possono essere associabili e possono ricordare<br />
l’evento traumatico, difficoltà o impossibilità a ricordare aspetti dell’esperienza<br />
traumatica, riduzione degli interessi, alienazione, diminuzione dell’interesse per<br />
le possibilità future (occorrono tre o più di questi sintomi);<br />
• sintomi di iperattivazione emotiva: problemi nel sonno, nella capacità di<br />
concentrazione, facile irritabilità e scoppi d’ira, ipervigilanza (occorrono due o<br />
più di questi sintomi).<br />
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