Tesi_Manuela Prencipe PDF - EMDR Italia
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per esempio con i bambini vittime di violenza, è consigliabile non usare la scala<br />
SUD.<br />
Quarta fase: la desensibilizzazione<br />
Come negli adulti, vengono stimolati i movimenti oculari, mentre il paziente si<br />
concentra sul ricordo-target. Gradualmente il paziente supera i vari aspetti del ricordo,<br />
incluse le emozioni, l’immagine, la cognizione e le sensazioni negative. Il lavoro con i<br />
bambini richiede, però, delle modifiche, soprattutto con quelli molto piccoli che spesso<br />
non riescono a far affiorare materiale utile durante i movimenti oculari. E’ consigliabile,<br />
dunque, non riempirli di domande per ottenere una risposta, e continuare a lavorare<br />
sull’obiettivo fino a quando non si azzera il punteggio SUD. In questa fase bisogna<br />
porre attenzione ad alcuni elementi:<br />
• alle impasse che compaiono quando il bambino perde la motivazione o non<br />
riesce a tollerare il livello di sofferenza, per cui può rifiutarsi di collaborare, non<br />
producendo alcun movimento. Questi problemi devono essere identificati<br />
precocemente e risolti. Per prima cosa bisogna accertarsi che il bambino abbia<br />
compreso la procedura, poi bisogna verificare che la procedura sia adatta al<br />
bambino, infine aiutare il bambino a trovare la giusta motivazione per<br />
continuare;<br />
• al tempo tra una seduta e l’altra, che può essere gestito insegnando al bambino<br />
tecniche di respirazione. Con i bambini oltre ad essere una tecnica di<br />
rilassamento, risulta essere anche un elemento di giocosità che aiuta a<br />
mantenerli motivati;<br />
• al raggiungimento di un punteggio SUD zero bisogna trovare altri obiettivi per<br />
migliorare l’effetto del trattamento. Per rintracciarli è possibile fare uso della<br />
“ripulitura” (porre una serie di domande che riguardano elementi del ricordo<br />
problematico) e dello “sviluppo del tema” (lavorare anche con elementi connessi<br />
al ricordo disturbante, che possono sembrare meno rilevanti rispetto agli<br />
obiettivi principali).<br />
Quinta fase: l’installazione<br />
Anche per l’installazione si usano le immagini. Queste installazioni permettono al<br />
bambino di affrontare le immagini disturbanti prima che vengano rielaborate. Possono<br />
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