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Tesi_Manuela Prencipe PDF - EMDR Italia

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serie di pazienti con attacchi di panico che dopo 5 sedute di <strong>EMDR</strong> presentarono un<br />

calo della frequenza di attacchi di panico, della paura di vivere un attacco di panico, e<br />

della paura delle sensazioni corporee. In un altro studio di Feske e Goldstein (1997), gli<br />

autori confrontarono un gruppo di pazienti trattati con <strong>EMDR</strong>, con <strong>EMDR</strong> senza<br />

movimenti oculari, e un altro gruppo in lista d’attesa. I risultati dimostrarono che i<br />

pazienti che avevano ricevuto il trattamento <strong>EMDR</strong>, rispetto a quelli in lista d’attesa,<br />

avevano ridotto i sintomi legati al Disturbo di Panico. Inoltre i pazienti che avevano<br />

ricevuto l’<strong>EMDR</strong> con i movimenti oculari, avevano raggiunto risultati migliori rispetto<br />

a quelli che avevano ricevuto l’<strong>EMDR</strong> senza movimenti oculari, anche se ad un follow-<br />

up di 3 mesi queste differenze non si mantennero.<br />

Uno studio di Muris e Merckelbach (1999) tentò di confrontare il trattamento <strong>EMDR</strong><br />

per il Disturbo di Panico con la terapia cognitivo-comportamentale. Dopo cinque<br />

sessioni di trattamento, i pazienti che avevano ricevuto la terapia cognitivo-<br />

comportamentale presentarono risultati migliori.<br />

In uno studio randomizzato di Goldestein et al. (2000) sul Disturbo di Panico con<br />

Agorafobia, vennero confrontati tre gruppi sperimentali: un gruppo che aveva ricevuto<br />

un trattamento <strong>EMDR</strong> (n = 18) , il secondo di una lista d’attesa (n = 14) e il terzo posto<br />

in una condizione di rilassamento, attraverso l’association and relaxation therapy (ART)<br />

(n = 13), tecnica molto simile all’<strong>EMDR</strong> con l’eccezione della stimolazione bilaterale.<br />

L’ART consisteva in un rilassamento muscolare dai 30 ai 45 minuti, susseguita da una<br />

descrizione, ad occhi chiusi, della scena di panico più spaventosa. Le valutazioni per il<br />

Disturbo di Panico, prima del trattamento e dopo il trattamento, vennero fatte tramite<br />

dei questionari, delle interviste e dei diari. I risultati dimostrarono che i pazienti che<br />

avevano ricevuto l’<strong>EMDR</strong> avevano presentato miglioramenti nei questionari, nel diario<br />

e nelle interviste, ma nessun miglioramento nella frequenza degli attacchi di panico e<br />

nelle misure cognitive. Per quanto riguarda il confronto con l’ART, i risultati per<br />

l’<strong>EMDR</strong> furono sfavorevoli. E’ stato sostenuto che un corso più lungo di preparazione<br />

avrebbe portato a risultati migliori (Shapiro, 1999). Questa tesi è supportata da uno<br />

studio di Fernandez e Faretta (2007) che riportarono il caso di una donna affetta da<br />

disturbo di panico con agorafobia. Il trattamento riguardò una fase di preparazione di 6<br />

sedute e un trattamento di 15 sedute <strong>EMDR</strong>. I risultati finali riportarono una remissione<br />

completa dei sintomi e un mantenimento dei comportamenti ad un follow-up di 1 anno.<br />

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