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Tesi_Manuela Prencipe PDF - EMDR Italia

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desiderabile, di visualizzarlo, descriverlo o disegnarlo. Questa immagine verrà<br />

poi installata, ed è importante che il terapeuta guidi la scelta per evitare che<br />

venga sciupata l’immagine e per assicurarsi che sia incontaminata da elementi<br />

che la possano rendere insicura. Sono anche utili “ Risorse o soluzioni”<br />

chiedendo al paziente di visualizzare, descrivere o disegnare le risorse, la<br />

soluzione, le abilità sia fantastiche che realistiche, che permettano di affrontare e<br />

risolvere un problema.<br />

• I segnali di “stop”: al bambino deve essere chiaro che può interrompere<br />

liberamente il trattamento quando lo desidera. Per addestrarlo può essere utile<br />

farlo esercitare con segnali di “stop” manuali o verbali.<br />

• Il disagio fisico: con un bambino che prova dolore fisico è consigliabile<br />

interrompere il trattamento, con l’adulto, invece, si continuerebbe con l’<strong>EMDR</strong>.<br />

Il disagio fisico, nei bambini, può essere risolto in altri modi, ad esempio<br />

installando un’immagine che elimini la sensazione dolorosa.<br />

L’<strong>EMDR</strong> per bambini e adolescenti prevede una serie di componenti fondamentali. Di<br />

seguito verranno presentate una serie di elementi, tratti dall’impostazione della Shapiro<br />

(1995), con alcune modifiche in base all’età dei pazienti. In particolare, secondo quanto<br />

dice Greenwald (2000), sono fondamentali:<br />

• La produzione di immagini mentali: è una tecnica utilizzata sempre con i<br />

bambini e in modo simile a come viene usata negli adulti. Consiste nel chiedere<br />

al bambino se nel ricordo selezionato c’è un aspetto particolarmente rilevante e<br />

che sembra la parte peggiore. Se il bambino avverte difficoltà, il terapeuta può<br />

aiutarlo attraverso la “tecnica del menù”, presentando un elenco di scelte<br />

potenzialmente appropriate per orientare il paziente a trovare la giusta risposta.<br />

• La cognizione negativa: può rappresentare un momento problematico con<br />

bambini e adolescenti, in quanto può essere difficile suscitarla. E’ utile<br />

continuare, comunque, a procedere aspettando che le cognizioni negative<br />

avvengano spontaneamente durante i movimenti oculari con l’immagine.<br />

Domande che possono essere appropriate per suscitare la risposta più adeguata<br />

possono essere : “Quando adesso te lo ricordi, cosa dici a te stesso?”, “Cosa ti fa<br />

credere di te stesso?”.<br />

• La cognizione positiva: può essere utile ottenerla attraverso attività creative<br />

come il disegno o altre espressioni simboliche.<br />

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