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Tesi_Manuela Prencipe PDF - EMDR Italia

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positiva che si desidera installare con il procedimento. Essa consiste nel<br />

misurare la cognizione positiva attraverso una scala che va da 1 a 7, dove 1<br />

indica “cognizione completamente falsa” e 7 “cognizione completamente vera”.<br />

• L’emozione: il paziente deve esternare la reazione emotiva rispetto all’immagine<br />

del ricordo che ha scelto. Esempi di emozioni più frequenti: paura, rabbia,<br />

tristezza.<br />

• La Scala delle Unità Soggettive di Disturbo (SUD): consente al terapeuta e al<br />

paziente di verificare i progressi ottenuti durante e dopo l’<strong>EMDR</strong>, in quanto<br />

indica l'intensità del disturbo percepito dal paziente, e consiste nel misurare<br />

quanto è intensa l’emozione negativa attuale su una scala che va da 0 a 10, dove<br />

0 indica “assenza assoluta di disturbo” e 10 “disturbo il più intenso possibile”.<br />

• La sensazione fisica: è considerata parte integrante del ricordo, poiché le<br />

caratteristiche delle tracce mnestiche sono anche conservate nel corpo. Gli stati<br />

affettivi non integrati adeguatamente, sopravvivono in stati somatici (van der<br />

Kolk, 1994). Al paziente viene chiesto di esprimere in quale parte del corpo<br />

sente la sensazione fisica che accompagna quel ricordo. Tra le sensazioni più<br />

frequenti ritroviamo: nausea, stanchezza e tensione localizzata.<br />

• I movimenti oculari: il terapeuta induce rapidi movimenti oculari bilaterali<br />

muovendo le sue dita al ritmo di circa un movimento avanti e indietro al<br />

secondo, a una distanza di circa 30-60 cm dal viso del paziente. Se, per varie<br />

ragioni, non sono adeguati i movimenti oculari possono essere utilizzate altre<br />

stimolazioni. I movimenti oculari permettono l’accesso al ricordo-target, la sua<br />

elaborazione e integrazione.<br />

Secondo l’impostazione originale di Francine Shapiro (1995), il protocollo <strong>EMDR</strong> di<br />

base è costituito da otto fasi, ogni singola fase si dedica ad un diverso aspetto del<br />

trattamento, anche se è bene ricordare che ciascuna fase può avere effetti<br />

contemporaneamente su più fasi.<br />

Dworkin (2010) concettualizza la procedura dell’<strong>EMDR</strong> in tre stadi, all’interno delle<br />

quali sono distribuite le otto fasi:<br />

Stadio 1: Valutazione e preparazione<br />

• Fase 1: Comprensione del caso in riferimento al trauma (raccolta anamnestica e<br />

piano del trattamento).<br />

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