Tesi_Manuela Prencipe PDF - EMDR Italia
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come il trattamento più efficace per il PTSD, riuscendo a dimostrare la sua efficacia non<br />
solo nella risoluzione dei ricordi traumatici, ma anche nella capacità di produrre<br />
cambiamenti globali e più adattivi. Inoltre, molti terapisti, utilizzano l’<strong>EMDR</strong> non solo<br />
per la cura del PTSD, ma anche per altri disturbi clinici, come i disturbi d’ansia, i<br />
disturbi di somatizzazione, i disturbi dissociativi, i disturbi alimentari, i disturbi<br />
dell’umore, i disturbi sessuali. L’utilizzo dell’<strong>EMDR</strong> per tutti i disturbi clinici, ad<br />
eccezione del PTSD, è considerata attualmente la parte più sperimentale e le ricerche e<br />
gli studi clinici sono ancora in corso. Nonostante in vent’anni l’<strong>EMDR</strong> abbia avuto un<br />
grande successo, ha ancora una lunga strada da percorrere (Maxfield, 2009).<br />
Il lavoro di questa tesi si pone come obiettivo la presentazione e l’approfondimento di<br />
questa innovativa procedura, attraverso una chiarificazione teorica, una raccolta e una<br />
riflessione delle ricerche più importanti riguardanti l’<strong>EMDR</strong> e le sue applicazioni in<br />
ambito clinico.<br />
Il primo capitolo è dedicato ad un approfondimento del trauma psichico. In particolare<br />
modo viene definito tale concetto, con una riflessione che parte dalla definizione data<br />
dal DSM-IV-TR per poi ampliarsi verso concetti quali “trauma complesso” e “trauma<br />
relazionale precoce”. Vengono poi presentate le origini storiche e i contributi teorici più<br />
importanti che hanno ampliato il concetto di trauma, con una particolare attenzione al<br />
ruolo che ha avuto la psicoanalisi. Un’ampia riflessione è dedicata al contributo della<br />
teoria dell’attaccamento e ai suoi sviluppi in ambito cognitivista, nel quale, in<br />
particolare Liotti, ha approfondito il concetto di “paura senza sbocco”, caratteristico<br />
dell’attaccamento disorganizzato. Infine viene presentata la categoria diagnostica del<br />
“Disturbo Post-traumatico da Stress” secondo il DSM-IV-TR, e il “Disturbo Post-<br />
traumatico da Stress Complesso”, formulato per la prima volta da Judith Herman (1992)<br />
per superare i limiti e le incompletezze della categoria diagnostica del PTSD. Il capitolo<br />
si conclude con la descrizione di ulteriori disturbi causati da esperienze traumatiche.<br />
Il secondo capitolo è dedicato all’Eye Movement Desensitization and Reprocessing<br />
(<strong>EMDR</strong>), con una definizione della procedura e una descrizione delle sue origini e dei<br />
suoi utilizzi in ambito clinico. Vengono poi presentate le basi teoriche su cui poggia<br />
l’<strong>EMDR</strong> con l’approfondimento del modello AIP (Adaptive Information Processing).<br />
Viene, inoltre, presentato, in modo dettagliato, il protocollo standard dell’<strong>EMDR</strong>, con<br />
una spiegazione degli strumenti caratteristici e delle otto fasi di cui è costituita la<br />
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