Tesi_Manuela Prencipe PDF - EMDR Italia
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Fase 8: la rivalutazione<br />
Questa fase avviene all’inizio di ogni seduta, in seguito ad una seduta precedente in cui<br />
è stato effettuato l’<strong>EMDR</strong>, e consiste in una rivalutazione del trattamento precedente e<br />
dei suoi effetti. Inoltre fornisce, al clinico, informazioni importanti per determinare la<br />
successiva linea d’azione. Nella rivalutazione è utile:<br />
• Chiedere al paziente ciò che ha avvertito nell’intervallo tra una seduta e l’altra,<br />
per comprendere ciò che è stato elaborato e per capire quali eventi esterni sono<br />
accaduti o potrebbero presentarsi.<br />
• Valutare se i miglioramenti ottenuti nel corso della terapia si sono mantenuti<br />
durante la settimana.<br />
• Prestare attenzione alle critiche mosse dal paziente, soprattutto se si sente<br />
bloccato e pensa che l’elaborazione non stia funzionando.<br />
• Esaminare il diario per stabilire eventuali obiettivi da trattare.<br />
• Rivalutare la cognizione positiva attraverso la scala VOC.<br />
Una volta risolte le questioni sopra indicate, la fase di rivalutazione prevede la graduale<br />
diminuzione delle sedute.<br />
2.4. L’uso dell’<strong>EMDR</strong> con i bambini e gli adolescenti<br />
Il protocollo standard dell’<strong>EMDR</strong> subisce delle modifiche quando viene applicato ai<br />
bambini e agli adolescenti, poiché il lavoro con i soggetti nell’età evolutiva richiede<br />
maggiori attenzioni. In particolare, è necessario collaborare con i genitori durante tutto<br />
il trattamento terapeutico, e sviluppare e mantenere viva la motivazione, in quanto non è<br />
il bambino che ha chiesto di andare in terapia. Inoltre i tempi di attenzione dei bambini<br />
sono più brevi ed è presente ancora una difficoltà nella verbalizzazione, per cui è<br />
importante essere più concreti e privilegiare il lavoro sulle immagini, anziché sulle<br />
cognizioni e le emozioni. Bisogna anche utilizzare tecniche alternative per indurre i<br />
movimenti oculari, inserire elementi di gioco, essere flessibili, pieni di risorse e attenti<br />
alle esigenze del bambino (Greenwald, 2000).<br />
L’aspetto fondamentale quando si lavora con i pazienti, a maggior ragione con i<br />
bambini, è quello di assicurare un senso di sicurezza costante. Seguendo quanto dice<br />
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