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Tesi_Manuela Prencipe PDF - EMDR Italia

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Inoltre, dato che questi studi si basano su protocolli incompleti e cicli di trattamento<br />

limitati, non è possibile dare risposte certe sull’efficacia del trattamento <strong>EMDR</strong> per i<br />

Disturbi d’Ansia. Gli studi, comunque, seppure pochi e con molti difetti, presentano<br />

risultati che lasciano ben sperare verso questo tipo di ricerca (de Jongh, ten Broeke,<br />

2009).<br />

Dato che il futuro dell’<strong>EMDR</strong> come metodo terapeutico dipende in gran parte dalle<br />

ricerche, è della massima importanza che i sostenitori dell’<strong>EMDR</strong> diventino più<br />

consapevoli della necessità di pubblicare i loro studi. Inoltre i ricercatori dovrebbero<br />

impegnarsi maggiormente nel valutare l’efficacia dell’<strong>EMDR</strong>, facendo un confronto<br />

con altri interventi convalidati empiricamente, in termini di risultati e soddisfazione da<br />

parte dei pazienti (de Jongh, ten Broeke, 2009).<br />

4.2. Ricerche e discussioni sull’efficacia dell’<strong>EMDR</strong> nei Disturbi d’Ansia<br />

Questa sezione è dedicata ad una raccolta delle ricerche che hanno cercato di indagare<br />

l’efficacia dell’ <strong>EMDR</strong> sui Disturbi d’Ansia. Gli studi presentati verranno suddivisi per<br />

ogni disturbo:<br />

Fobie<br />

Secondo la Shapiro (1995), le fobie possono essere distinte in due modi: fobie semplici<br />

concentrate su un oggetto specifico (ad esempio la paura dei ragni) e fobie di processo<br />

nelle quali il soggetto ha un ruolo attivo e la paura comprende diversi passaggi e azioni.<br />

La Shapiro (1995) sostiene che il trattamento <strong>EMDR</strong> delle fobie deve riguardare: il<br />

superare la paura della paura attraverso l’addestramento all’autocontrollo (ad esempio,<br />

con tecniche d’immaginazione attiva), l’elaborazione e la desensibilizzazione del primo<br />

ricordo di paura, dei ricordi peggiori e del ricordo più recente, e per ultimo lo sviluppo<br />

di un’immagine positiva futura nella quale il soggetto dimostra di non avere paura.<br />

Inoltre le fobie di processo prevedono, in aggiunta, un impegno, da parte del paziente,<br />

di affrontare l’evento, fonte di paura, entro un tempo definito.<br />

Già a partire dai primi anni, in cui venne scoperto l’<strong>EMDR</strong>, troviamo alcuni studi<br />

riguardanti il trattamento dell’<strong>EMDR</strong> nelle fobie specifiche.<br />

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