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Tesi_Manuela Prencipe PDF - EMDR Italia

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inondazione che colpì Santa Fe, il 30 aprile del 2003. L’intervento riguardò un<br />

trattamento attraverso l’<strong>EMDR</strong> dopo il disastro e un altro trattamento dopo 3 mesi per<br />

valutarne i risultati. I risultati dimostrarono una riduzione statisticamente significativa<br />

dei sintomi subito dopo l’intervento. Queste differenze statisticamente significative si<br />

mantennero anche a distanza di tre mesi, come misurato dalle scale psicometriche e<br />

dall’osservazione clinica e comportamentale. Nonostante i limiti metodologici, questo<br />

studio supporta l’efficacia della terapia <strong>EMDR</strong> nel miglioramento e nella prevenzione<br />

del PTSD, offrendo uno strumento efficiente, semplice ed economico. L’<strong>EMDR</strong> venne<br />

anche utilizzato con successo su bambini in contesti di gruppo, in particolare: in<br />

Messico, Venezuela, El Salvador (Jarero et al., 2006), con bambini albanesi in un<br />

campo profughi in Germania (Wilson, Tinker, Hofman, Becker e Marshall, 2000), e con<br />

gli scolari di Milano in seguito ad un incidente aereo in una scuola (Fernandez,<br />

Gallinari, Lorenzetti, 2004).<br />

L’efficacia dell’<strong>EMDR</strong>, inoltre, è stata dimostrata mettendolo a confronto con altri tipi<br />

di interventi. Uno studio interessante (Vaughn, Armstrong, Gold, O’Connor, Jenneke,<br />

Tarrier, 1994) si è occupato di dimostrare la maggiore efficienza dell’<strong>EMDR</strong> rispetto ad<br />

altre terapie, in particolare la terapia dell’esposizione e le terapie di rilassamento. I<br />

risultati dimostrarono una riduzione maggiore dei sintomi di PTSD, in particolare per<br />

quanto riguarda i sintomi intrusivi, quali flashback e incubi, nei soggetti trattati con<br />

<strong>EMDR</strong>. Anche lo studio di Silver, Brooks e Obenchain (1995), su un gruppo di veterani<br />

con PTSD, dimostrò che i soggetti trattati con le tecniche di rilassamento e l’<strong>EMDR</strong><br />

mostrarono maggiori miglioramenti rispetto a quelli trattati solo con le tecniche di<br />

rilassamento. Un altro studio di Scheck et al. (1998) su un campione di 60 donne vittime<br />

di stupro, sottoposte a due sedute di <strong>EMDR</strong> o di ascolto attivo. Nonostante il<br />

trattamento fosse stato di breve durata, l’<strong>EMDR</strong> si dimostrò più efficace dell’ascolto<br />

attivo. In uno studio di meta-analisi condotto da Van Etten e Taylor (1998) che<br />

riguardava i risultati di 59 trattamenti in 32 studi, in cui erano coinvolti pazienti con<br />

PTSD, e che prendeva in considerazione diverse terapie, tra cui: farmacoterapie, terapia<br />

comportamentale, <strong>EMDR</strong>, terapia di rilassamento, idroterapia, ipnoterapia, mise in<br />

risalto che l’<strong>EMDR</strong> e la terapia comportamentale si dimostrarono le terapie più<br />

efficaci, con la differenza che l’<strong>EMDR</strong> risultava essere più breve nel soddisfare<br />

miglioramenti nella diagnosi di PTSD e gli effetti tendevano ad aumentare in follow-up<br />

successivi. Lee, Gavriel, Drummond, Richards e Greenwald (2002), su un campione di<br />

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