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Appunti di Fisica Teorica - INFN

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15.2 Relazione tra P e C per gli spinori <strong>di</strong> Dirac<br />

Benché sia P 2 = 1 che P 2 = −1 siano ambedue possibilità consistenti per<br />

uno spinore <strong>di</strong> Dirac, solo la seconda possibilità definisce un operatore <strong>di</strong><br />

parità che commuta con la coniugazione <strong>di</strong> carica. Pertanto per una particella<br />

<strong>di</strong> Dirac realmente neutra (una particella <strong>di</strong> Maiorana) la parità può<br />

essere implementata solo se P 2 = −1. Per capirne la ragione è più illuminante<br />

lavorare in una rappresentazione generale delle matrici <strong>di</strong> Dirac,<br />

piuttosto che nella rappresentazione spinoriale che abbiamo usato nella sottosezione<br />

precedente. L’operazione <strong>di</strong> parità per uno spinore <strong>di</strong> Dirac in una<br />

rappresentazione generica deve avere la forma<br />

P : ψ(x) → ψ P (x) = S(P ) ψ(xP ) (15.58)<br />

dove S(P ) è una matrice che agisce sugli in<strong>di</strong>ci spinoriali. La con<strong>di</strong>zione cui<br />

S(P ) deve sod<strong>di</strong>sfare è che ψP (x) sia una soluzione dell’equazione <strong>di</strong> Dirac:<br />

<br />

i γ µ <br />

∂µ − m S(P ) ψ(xP ) =<br />

<br />

= S(P ) i S(P ) −1 γ µ S(P ) ∂ xνP ∂<br />

<br />

− m ψ(xP ) =<br />

<br />

= S(P )<br />

Pertanto deve essere<br />

∂ xµ ∂ xν P<br />

i S(P ) −1 γ µ S(P ) (P −1 ) ν µ<br />

∂ xν P<br />

S(P ) −1 γ µ S(P ) = P µ ν γ ν<br />

∂<br />

<br />

− m ψ(xP ) = 0(15.59)<br />

(15.60)<br />

Il fatto che S(P ) esista è garantito dal fatto che γ µ → P µ ν γ ν è un automorfismo<br />

delle matrici dell’algebra <strong>di</strong> Dirac e che questa ha un’unica rappresentazione<br />

irriducibile.<br />

Si noti che nel caso dell’equazione <strong>di</strong> Weyl, l’invarianza dell’equazione<br />

richiederebbe che l’automorfismo σ i → −σ i dell’algebra <strong>di</strong> Pauli fosse implementato<br />

da una coniugazione. Ma nel caso dell’algebra <strong>di</strong> Pauli questo<br />

automorfismo connette due rappresentazioni inequivalenti dell’agebra: questa<br />

è la ragione per cui la matrice 2 × 2 analoga a S(P ) non esiste e le equazioni<br />

non sono invarianti per parità. In generale l’algebra <strong>di</strong> Clifford in <strong>di</strong>mensione<br />

d = 2 n pari ha un’unica rappresentazione irriducibile <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione<br />

2 n (che corrisponde alla rappresentazione <strong>di</strong> Fock fermionica con n oscillatori).<br />

In questo caso l’automorfismo che inverte il segno <strong>di</strong> tutte le matrici<br />

è implementato dalla matrice γd+1, la generalizzazione <strong>di</strong> γ5. L’agebra <strong>di</strong><br />

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