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Appunti di Fisica Teorica - INFN

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prodotto <strong>di</strong> due spinori <strong>di</strong> Dirac, come si evince dalla (16.16). Pertanto l’operatore<br />

<strong>di</strong> “intrallacciamento” T µν<br />

αβ connette uno dei due singoletti contenuti<br />

nel prodotto <strong>di</strong> due spinoriali con il singoletto contenuto nella parte simmetrica<br />

<strong>di</strong> due vettoriali. Poiché T commuta con l’azione del gruppo <strong>di</strong> Lorentz,<br />

T è proporzionale all’identità su ogni componente irriducibile dello spazio del<br />

prodotto delle spinoriali. Dunque T è nullo sulle componenti che non sono<br />

singoletti e la sua immagine è contenuta nel singoletto (0, 0)s. Ricor<strong>di</strong>amo<br />

che la parte simmetrica del prodotto <strong>di</strong> due vettoriali si decompone nella<br />

parte senza traccia e nella traccia: siccome l’immagine <strong>di</strong> T è contenuta nel-<br />

la traccia deve essere T µν<br />

αβ = gµν tαβ. Sui bi-spinori <strong>di</strong> Dirac vαβ il gruppo <strong>di</strong><br />

Lorentz agisce secondo la<br />

S t (Λ −1 ) ⊗ S(Λ) : v αβ → v αβ<br />

Λ = S(Λ−1 )γα S(Λ)βδ v γδ<br />

Pertanto la componente<br />

δγδ vγδ<br />

(16.21)<br />

(16.22)<br />

è un singoletto. Questo è precisamente il singoletto che viene proiettato da<br />

T nel singoletto (0, 0)s. In conclusione<br />

T µν<br />

αβ = λgµν δαβ<br />

(16.23)<br />

dove λ è uno scalare. La normalizzazione usuale è <strong>di</strong> scegliere λ = 2. In<br />

questo modo ve<strong>di</strong>amo che l’algebra <strong>di</strong> Clifford (16.5) è una conseguenza della<br />

relazione (16.3) che esprime a sua volta l’invarianza <strong>di</strong> Lorentz dell’equazione<br />

<strong>di</strong> Dirac.<br />

17 Vettori <strong>di</strong> Polarizzazione<br />

In<strong>di</strong>chiamo con u(p, σ) il vettore <strong>di</strong> polarizzazione <strong>di</strong> una particella <strong>di</strong> impulso<br />

p e spin σ, le cui componenti sono (u(p, σ))A = uA(p, σ), dove A è l’in<strong>di</strong>ce della<br />

rappresentazione finito <strong>di</strong>mensionale del gruppo delle trasformazioni omogenee<br />

<strong>di</strong> Lorentz che caratterizza il campo associato. Se Λ è trasformazione<br />

<strong>di</strong> Lorentz omogenea, sia S(Λ) la matrice con elementi (S(Λ))AB ≡ S(Λ)AB<br />

che rappresenta Λ nella rappresentazione in questione. Per esempio, per il<br />

vettore massivo, A = µ con µ = 0, 1, . . . , 3 in<strong>di</strong>ce della rappresentazione vettoriale,<br />

mentre per il campo <strong>di</strong> Dirac A = α dove α = 1, . . . , 4 è l’in<strong>di</strong>ce della<br />

rappresentazione (1/2, 0)⊕(0, 1/2). Il campo relativistico ˆ ψA(x) si trasforma<br />

sotto una trasformazione <strong>di</strong> Lorentz Λ secondo la seguente<br />

U(Λ) : ˆ ψA(x) → S(Λ)AB ˆ ψB(Λ −1 x) (17.1)<br />

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