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lista dvd aggiornata al 15 giugno 2010 - biblioteca comunale di ...

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“attraversò il mondo come un incen<strong>di</strong>o”<br />

(Il Moran<strong>di</strong>ni : <strong>di</strong>zionario dei film / Laura, Luisa, Morando Moran<strong>di</strong>ni. – Zanichelli, 2006)<br />

Luci d'inverno [videoregistrazione] / [un film <strong>di</strong>] Ingmar Bergman ; con Gunnar Biornstrand,<br />

Ingrid Thulin, Max Von Sydow<br />

BERGMAN, Ingmar<br />

BIM Distribuzione, [199-?] 1 DVD (80 min.) : b/n ; + 1 fasc. (24 p. : ill. ; 18 cm)<br />

Morta la moglie, il pastore protestante <strong>di</strong> uno sperduto villaggio della D<strong>al</strong>ec<strong>al</strong>ia, <strong>al</strong>l'estremo Nord della Svezia,<br />

ha perso la fede. Respinge le profferte d'amore <strong>di</strong> una donna atea, non sa consolare un parrocchiano nevrotico<br />

che s'ucciderà, né sua moglie. Un <strong>al</strong>tro rigoroso, impietoso dramma da camera, chiuso tra una chiesa e poche<br />

case <strong>di</strong> un villaggio, quasi privo, tolta la scena del passaggio a livello, <strong>di</strong> momenti “fortissimi”, ma sotto la sua<br />

semplicità c'è una complessità non facile da cogliere. La critica ne fa una trilogia con Come in uno specchio<br />

(1960) e Il silenzio (1962): è il migliore dei 3. “Dà sod<strong>di</strong>sfazione rivederlo dopo un quarto <strong>di</strong> secolo. Constato<br />

che nulla si è corrotto o si è rotto” (I. Bergman). Il titolo origin<strong>al</strong>e Nattvardsgästerna significa “i comunican<strong>di</strong><br />

(Il Moran<strong>di</strong>ni : <strong>di</strong>zionario dei film / Laura, Luisa, Morando Moran<strong>di</strong>ni. – Zanichelli, 2006)<br />

Mobbing : mi piace lavorare [videoregistrazione] / un film <strong>di</strong> Francesca Comencini ;<br />

[interpreti] Nicoletta Braschi, Camilla Dugay Comencini<br />

--<br />

BIM Distribuzione, c2004 1 DVD (ca. 86 min.) ;<br />

Segretaria in un'azienda romana, donna mite e sola, con padre in casa <strong>di</strong> riposo e figlia un<strong>di</strong>cenne a carico,<br />

poco sindac<strong>al</strong>izzata, Anna è vittima <strong>di</strong> una manovra, pre<strong>di</strong>sposta d<strong>al</strong>l'<strong>al</strong>to, <strong>di</strong> mobbing vertic<strong>al</strong>e (d<strong>al</strong> verbo to<br />

mob, acc<strong>al</strong>carsi intorno, ass<strong>al</strong>ire) che la costringe a <strong>di</strong>mettersi. Raro esempio <strong>di</strong> film it<strong>al</strong>iano in un ambiente <strong>di</strong><br />

lavoro, è frutto <strong>di</strong> una ricerca sul campo e <strong>di</strong> un documentario per il sindacato CGIL <strong>di</strong> Roma centro, che ha<br />

contribuito anche <strong>al</strong>la scelta <strong>di</strong> impiegati, operai, sindac<strong>al</strong>isti. È uno dei suoi pregi più evidenti, soprattutto nelle<br />

sequenze con gli operai del magazzino. Apprezzabile a <strong>di</strong>versi livelli: i rapporti madre/figlia (un'intensa, schiva<br />

N. Braschi, ma pure la piccola Camille, figlia della regista, è <strong>di</strong> una tenera natur<strong>al</strong>ezza); l'atten<strong>di</strong>bilità<br />

sociologica dell'ambientazione; la bravura tecnica della fotografia a sp<strong>al</strong>la (Luca Bigazzi, S<strong>al</strong>vatore Bognani) e<br />

del suono in presa <strong>di</strong>retta (fonico Alberto Amato).C'è qu<strong>al</strong>cosa, però, che spiazza lo spettatore, frenandone il<br />

coinvolgimento: Anna appare <strong>di</strong> una sottomissione che sconfina nell'ingenuità, nel masochismo. Anche la sua<br />

ribellione risulta tar<strong>di</strong>va. Ma, forse, è una riserva che nasce d<strong>al</strong>l'ignoranza del contesto, <strong>di</strong> un fenomeno soci<strong>al</strong>e<br />

tipico dell'attu<strong>al</strong>e fase caotica e sregolata del neocapit<strong>al</strong>ismo mon<strong>di</strong><strong>al</strong>izzato. Scritto d<strong>al</strong>la regista con il<br />

sindaca<strong>lista</strong> Daniele Ranieri e l'avvocato del lavoro Assunta Cestaro. Costo: 300.000 E. De<strong>di</strong>cato a Daniel<br />

(Toscan du Plantier), marito della regista.<br />

(Il Moran<strong>di</strong>ni : <strong>di</strong>zionario dei film / Laura, Luisa, Morando Moran<strong>di</strong>ni. – Zanichelli, 2006)<br />

La febbre [videoregistrazione] / un film <strong>di</strong> Alessandro D'Alatri ; [interpreti] Fabio Volo, V<strong>al</strong>eria<br />

Solarino<br />

--<br />

01 Distribution, p2005 1 DVD (110 min.) ;<br />

A Cremona il trentenne Mario Bettini, geometra e studente fuoricorso <strong>di</strong> architettura, coltiva con amici il progetto<br />

<strong>di</strong> trasformare un magazzino in loc<strong>al</strong>e notturno quando, a sorpresa, gli offrono un posto in Comune. Riluttante,<br />

accetta, ma si scontra con l'invi<strong>di</strong>a meschina <strong>di</strong> un superiore e, in gener<strong>al</strong>e, con la furbizia neghittosa e la<br />

<strong>di</strong>sonestà dei burocrati. Una bella ragazza che fa la cubista gli prende i sensi, gli occupa il cuore, gli cambia la<br />

testa. Il 50enne A. D'Alatri è un regista migliore delle storie che racconta, come questa scritta con l'amico<br />

Gennaro Nunziante e Domenico Starnone, anche perché, caso infrequente, sa mettere a frutto in positivo, con<br />

elegante leggerezza, la sua esperienza <strong>di</strong> pubblicitario. In linea col suo titolo poliv<strong>al</strong>ente, è una comme<strong>di</strong>a<br />

intimistica <strong>di</strong> costume, on<strong>di</strong>vaga, <strong>di</strong>segu<strong>al</strong>e, dove quasi tutto succede troppo in fretta, ricca <strong>di</strong> invenzioni<br />

stilistiche (il Quarto Stato che avanza in veste <strong>di</strong> una banda paesana sulle note <strong>di</strong> Celentano)e qu<strong>al</strong>che<br />

sproporzione tra il <strong>di</strong>sincanto, la suggerita denuncia soci<strong>al</strong>e e il fin<strong>al</strong>e onirico dell'incontro col presidente della<br />

Repubblica (A. Foà) per dare le <strong>di</strong>missioni da it<strong>al</strong>iano. Contano, comunque, i personaggi, la scelta e la <strong>di</strong>rezione<br />

degli attori. Bravo F. Volo e una nota <strong>di</strong> merito anche a T. Trabacchi

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