lista dvd aggiornata al 15 giugno 2010 - biblioteca comunale di ...
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Ferie d'agosto / [regia <strong>di</strong>] Paolo Virzì ; [interpreti] Silvio Orlando, Ennio Fantastichini, Laura<br />
Morante<br />
Virzì, Paolo<br />
Cecchi Gori Home Video, 2004 1 DVD (98 min.)<br />
Ventotene, isola delle Pontine, sono a confronto in vacanza due gruppi <strong>di</strong> villeggianti, l'uno <strong>di</strong> sinistra, l'<strong>al</strong>tro <strong>di</strong><br />
destra (l'Ulivo e il Polo, insomma). Hanno un comune denominatore: il <strong>di</strong>sagio, una specie <strong>di</strong> infelicità <strong>di</strong> fondo<br />
che, in forme esistenzi<strong>al</strong>i o ideologiche, affiora qua e là. In P. Virzì – qui <strong>al</strong> suo 2° film dopo La bella vita (1994)<br />
– e nel suo sceneggiatore Francesco Bruni s'avverte la legittima preoccupazione <strong>di</strong> evitare il manicheismo che,<br />
però, t<strong>al</strong>volta sconfina nel buonismo e persino in propositi <strong>di</strong> par con<strong>di</strong>cio. Qu<strong>al</strong>che goffaggine sentiment<strong>al</strong>e in<br />
una comme<strong>di</strong>a amarognola che si v<strong>al</strong>e <strong>di</strong> un'apprezzabile gioco <strong>di</strong> squadra. Il <strong>di</strong>vieto ai minori <strong>di</strong> 14 anni (poi<br />
revocato) è ri<strong>di</strong>colo, un brutto segno dei tempi. Premio David <strong>di</strong> Donatello per il miglior film. [Il Moran<strong>di</strong>ni :<br />
<strong>di</strong>zionario dei film / Laura, Luisa, Morando Moran<strong>di</strong>ni. – Zanichelli, 2009].<br />
Frida / [regia <strong>di</strong>] Julie Taymor ; [interpreti] S<strong>al</strong>ma Hayek, Geoffrey Rush, Alfred Molina<br />
TAYMOR, Julie<br />
Buena Vista Home Entertainment, 2004 2 DVD (119 min.)<br />
Scritto da Clancy Seg<strong>al</strong>, Diane Lake, Gregory Nava e Anna Thomas, d<strong>al</strong> libro Frida <strong>di</strong> Hayden Herrera. Breve<br />
vita, sfortunata e tumultuosa, <strong>di</strong> Frida Kahlo (1907-54), t<strong>al</strong>entosa e bizzarra pittrice messicana che contaminò<br />
surre<strong>al</strong>ismo e tra<strong>di</strong>zione folclorica in ritratti e autoritratti, moglie del pittore e mura<strong>lista</strong> Diego Rivera, amante del<br />
rivoluzionario Leon Trotsky e <strong>di</strong> <strong>al</strong>tri maschi e femmine. Quasi 2 ore questo film Miramax <strong>di</strong> me<strong>di</strong>o costo (13<br />
milioni <strong>di</strong> dollari) in cui si trova tutto: il Messico tra le due guerre, Parigi, New York, speranze rivoluzionarie,<br />
passioni, sesso, amori eterosessu<strong>al</strong>i e saffici, tra<strong>di</strong>menti, dolore e menzogne (“Peggio St<strong>al</strong>in che Hitler” detto da<br />
Trotsky), m<strong>al</strong>esseri fisici e psicologici <strong>di</strong> una pittrice tanto tormentata quanto affascinante. Il gusto messicano che<br />
emerge d<strong>al</strong>le sue opere è ripreso nei colorati, origin<strong>al</strong>i e vistosi costumi <strong>di</strong> Julie Weiss e nelle sovraccariche<br />
scenografie <strong>di</strong> Felipe F. Del Paso. Se la piccola S. Hayek che infonde fuoco, energia e passione <strong>al</strong> suo<br />
personaggio, è attrice da tenere d'occhio, il grosso A. Molina, con il suo D. Rivera d<strong>al</strong>l'immaturo amore per<br />
Frida, non le è da meno. Grande A. Judd nella piccola, perfetta interpretazione <strong>di</strong> Tina Modotti. Oscar per il<br />
trucco (John Jackson, Beatrice De Alba).<br />
Non principe, ma imperatore : storia <strong>di</strong> Totò, d<strong>al</strong>la polvere del p<strong>al</strong>coscenico <strong>al</strong>le luci del cinema<br />
/ V<strong>al</strong>entina Pattavina<br />
Pattavina, V<strong>al</strong>entina<br />
Torino : Einau<strong>di</strong>, 2008 142 p. ; 21 cm<br />
"Alzi la mano chi non ha mai visto <strong>al</strong>meno uno dei suoi numerosissimi film." Storie farcite <strong>di</strong> una comicità popolare,<br />
a volte grossolana a volte sottile e irriverente, che ci raccontano la parabola dell'It<strong>al</strong>ia dagli anni Trenta <strong>al</strong><br />
dopoguerra, d<strong>al</strong>la ricostruzione agli anni Cinquanta, fino <strong>al</strong> boom economico degli anni Sessanta. Pellicole in<br />
bianco e nero o ai primor<strong>di</strong> del colore, che non solo ritraggono un Paese che ormai non c'È più ma anche i vizi e le<br />
virtù senza tempo dell'it<strong>al</strong>ianità. Sono passati più <strong>di</strong> quarant'anni d<strong>al</strong>la sua morte e Totò continua a farci ridere<br />
come solo un mito della comicità sa fare. Nella sua lunga carriera È stato molto amato ma anche <strong>di</strong>scusso, criticato,<br />
snobbato. Questo cofanetto, libro più <strong>dvd</strong>, gli rendere ora giustizia, raccontando la sua storia person<strong>al</strong>e ed artistica<br />
e riproponendo in visione il meglio delle sue interpretazioni. Nel libro intitolato: Non principe, ma imperatore. D<strong>al</strong>la<br />
polvere del p<strong>al</strong>coscenico <strong>al</strong>le luci del cinema, V<strong>al</strong>entina Pattavina ripercorre le tappe fondament<strong>al</strong>i della carriera<br />
dell'attore napoletano e racconta il contesto in cui si muove, ricostruendo ambienti e generi <strong>di</strong> spettacolo ormai<br />
tramontati, come il café-chantant, l'avanspettacolo, il varietà. Antonio Vincenzo Stefano Clemente (questo il vero<br />
nome <strong>di</strong> Totò, che in seguito amerà fregiarsi anche del cognome paterno De Curtis) fa i suoi umili esor<strong>di</strong> sul p<strong>al</strong>co<br />
<strong>di</strong> teatrini sc<strong>al</strong>cinati della città nat<strong>al</strong>e, dove si esibisce come fantasista per poche lire a sera. È l'epoca del varietà e<br />
il giovane Totò viene notato per le sue spassose macchiette. Nel 1922 si trasferisce a Roma, dove approda <strong>al</strong><br />
Teatro Jovinelli e poi <strong>al</strong>la S<strong>al</strong>a Umberto che gli reg<strong>al</strong>erà la notorietà. Diventerà anche capocomico, mettendosi in<br />
proprio con una sua compagnia. L'autrice ci reg<strong>al</strong>a un ritratto go<strong>di</strong>bilissimo dell'artista Totò che, come tutti gli artisti,<br />
<strong>di</strong>etro le quinte ha i suoi riti: "superstizioso, detesta il colore viola. Quando attraversa il p<strong>al</strong>co per andare in<br />
camerino e viceversa, si leva il cappello in segno <strong>di</strong> rispetto per il luogo che lo ospita". D<strong>al</strong> teatro <strong>di</strong> rivista <strong>al</strong><br />
cinema il passo È inevitabile: il primo film È del 1937, Fermo con le mani, un inizio incerto che però non precluderà<br />
una carriera ricca <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazioni e <strong>di</strong> pellicole: ben novantasette. Il libro racconta la storia <strong>di</strong> questi film, che<br />
affollano l'immaginario collettivo degli it<strong>al</strong>iani <strong>di</strong> ogni età, molti interpretati con attori e sp<strong>al</strong>le d'eccellenza, come<br />
Aldo Fabrizi e Peppino De Filippo. Completa il volume l'elenco <strong>di</strong> tutti gli spettacoli teatr<strong>al</strong>i interpretati da Totò d<strong>al</strong><br />
1928 e la sua filmografia completa. Per rivederlo <strong>al</strong>l'opera c'è infine il <strong>dvd</strong> <strong>al</strong>legato <strong>al</strong> volume, che propone 94<br />
sketch-capolavoro scelti e montati d<strong>al</strong> comico Lello Arena. Una vera e propria g<strong>al</strong>leria <strong>di</strong> piccole perle <strong>di</strong> comicità,<br />
che È possibile visionare in una sequenza esilarante e <strong>di</strong> volta in volta <strong>di</strong>versa. Per citarne solo <strong>al</strong>cune: la celebre<br />
scena della mangiata degli spaghetti da Miseria e nobiltà, lo spassosissimo Totò nelle vesti del Monaco <strong>di</strong> Monza,<br />
d<strong>al</strong> film omonimo e l'esilarante richiesta <strong>di</strong> informazioni in "milanese maccheronico" <strong>al</strong> "ghisa" in Piazza Duomo,<br />
da Totò, Peppino e la… m<strong>al</strong>afemmina.