lista dvd aggiornata al 15 giugno 2010 - biblioteca comunale di ...
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contenuto ne è la sua sconfessione rabbiosamente nichi<strong>lista</strong>. All'attivo l'impegno e la grazia <strong>di</strong> N. Kidman; il<br />
t<strong>al</strong>ento visivo <strong>di</strong> L. von Trier che qua e là trapela; la sagace seppur prolissa costruzione drammaturgica. I 43<br />
minuti <strong>di</strong> taglio rispetto <strong>al</strong>l'e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Cannes sono opera dell'autore<br />
Fonte: Moran<strong>di</strong>ni<br />
L' era glaci<strong>al</strong>e [videoregistrazione] / <strong>di</strong>rected by Chris Wedge<br />
WEDGE, Chris<br />
[S. l.] : Twentieth Century Fox home entertainment, c2002 1 DVD (ca 76 min.) ;<br />
Ventimila anni fa. La Terra è attraversata da una delle sue perio<strong>di</strong>che glaciazioni. Un posto abbastanza fetente<br />
da abitare, ammettiamolo, se non si ha un buon impianto <strong>di</strong> risc<strong>al</strong>damento. Non ce l’hanno, ovviamente, gli<br />
anim<strong>al</strong>i preistorici che si aggirano nello stupefacente, <strong>di</strong>vertentissimo L’era glaci<strong>al</strong>e, koloss<strong>al</strong> d’animazione della<br />
Fox approdato fin<strong>al</strong>mente in DVD. Storia go<strong>di</strong>bilissima, una volta tanto, a <strong>di</strong>mostrazione del fatto che tecnologia,<br />
<strong>di</strong>segno e sceneggiatura possono <strong>di</strong><strong>al</strong>ogare con intelligenza. Un solo <strong>al</strong>tro esempio ci viene subito <strong>al</strong>la mente, ed<br />
è quello – <strong>al</strong>trettanto mirabile – del “riv<strong>al</strong>e” Monsters & Co. <strong>di</strong> casa Pixar/Disney. Ventimila anni fa, dunque. Il<br />
gran freddo spinge orde <strong>di</strong> bestioni, bestioline e bestiacce a correre a sud, verso il c<strong>al</strong>do e la sopravvivenza.<br />
Meno un pugno <strong>di</strong> eroi che, per caratteraccio od <strong>al</strong>tre ragioni person<strong>al</strong>i (<strong>di</strong>ciamo pure… besti<strong>al</strong>i!) decide <strong>di</strong><br />
andare controcorrente. C’è il perm<strong>al</strong>oso e solitario Mammuth Manfred (“Manny” per gli amici… che non<br />
vorrebbe!), un fasti<strong>di</strong>oso e pigrissimo bra<strong>di</strong>po <strong>di</strong> nome Sid, che sceglie <strong>di</strong> non fare assolutamente nulla e che<br />
pensa che un buon protettore <strong>al</strong> suo ozio può essere proprio quell’elefantone peloso. E poi c’è un cucciolo<br />
d’uomo abbandonato, Roshan, appetito da una tigre dai dentoni minacciosi, <strong>di</strong> nome Diego, che si unisce <strong>al</strong>la<br />
compagnia, prima per interesse, poi per vera amicizia. E, infine, Scrat, strano topo preistorico (uno scoiattolo?<br />
Chissà), fissato con la sua unica ghianda, che intende sotterrare da qu<strong>al</strong>che parte… se non ci fosse tutto quel<br />
ghiaccio! La banda decide <strong>di</strong> fregarsene della glaciazione e… e si vedrà. Il regista Chris Wedge fa nascere così<br />
un film comico, commovente ed intelligente, che v<strong>al</strong> la pena <strong>di</strong> vedere. Da bambini, come da adulti.<br />
Fonte: <strong>dvd</strong>.it<br />
Existenz [videoregistrazione] / un film <strong>di</strong> David Cronenberg ; Jennifer Leigh, Jude Law e<br />
Willem da Foe nel ruolo <strong>di</strong> Gas<br />
LEIGH, Jennifer<br />
[Campi Bisenzio] : Cecchi Gori home video, c2000 1 DVD (94 min.) ;<br />
Un film estremo ha inaugurato il Torino Film Festiv<strong>al</strong>. Un film del Tremila, <strong>di</strong> oscurità e <strong>di</strong> m<strong>al</strong>essere, in cui il<br />
grande David Cronenberg continua la sua riflessione sulla re<strong>al</strong>tà in<strong>di</strong>vidu<strong>al</strong>izzata, sull'uomo e la tecnologia già<br />
in simbiosi (con telefoni, microfoni, videocamere, occhi<strong>al</strong>i intesi come protesi e prolungamenti della carne, del<br />
corpo). Un film che già d<strong>al</strong> titolo si vuole irregolare: in eXistenZ l'inizi<strong>al</strong>e minuscola, le maiuscole interna e fin<strong>al</strong>e<br />
ostentano un sovvertimento, magari modesto. Un film affascinante e insieme deludente, che può non piacerti ma<br />
<strong>al</strong> qu<strong>al</strong>e non puoi smettere <strong>di</strong> pensare: imperfetto, pericoloso, confuso. L'inizio somiglia a Nirvana <strong>di</strong> S<strong>al</strong>vatores.<br />
La protagonista Jennifer Jason Leigh è Allegra Geller, la più geni<strong>al</strong>e e famosa tra gli inventori <strong>di</strong> giochi elettronici,<br />
una star ammirata come Einstein e venerata come un idolo. Agli industri<strong>al</strong>i della Antenna Research, suoi datori <strong>di</strong><br />
lavoro, presenta l'ultima creazione, appunto eXistenZ, un gioco che va oltre ogni confine tra la re<strong>al</strong>tà e<br />
l'immaginazione. Il modulo del gioco è <strong>di</strong> tipo organico, sembra un anim<strong>al</strong>etto vivente <strong>di</strong> rosea pelle umana in<br />
forma <strong>di</strong> doppio capezzolo: unito <strong>al</strong> giocatore sia da una specie <strong>di</strong> cordone ombelic<strong>al</strong>e, sia da una spina<br />
inserita nella colonna vertebr<strong>al</strong>e e collegata <strong>al</strong> sistema nervoso, fa sì che il gioco sia perennemente mutevole a<br />
seconda dello stato d'animo del giocatore. Contro l'ideatrice e il suo gioco si schierano dei fanatici “re<strong>al</strong>isti antieXistenZi<strong>al</strong>isti”<br />
che la condannano a morte, <strong>di</strong>sposti a pagare cinque milioni <strong>di</strong> dollari per la sua testa (viene<br />
pronunciata la parola fatwa, si pensa <strong>al</strong> caso <strong>di</strong> S<strong>al</strong>man Rush<strong>di</strong>e, colpito per quanto ha scritto d<strong>al</strong>la condanna a<br />
morte <strong>di</strong> integr<strong>al</strong>isti musulmani). Comincia la fuga per la s<strong>al</strong>vezza dell'inventrice, protetta da un ragazzo guar<strong>di</strong>a<br />
del corpo. Nell'affanno della fuga si vedono le cose immaginate d<strong>al</strong>la fantasia perversa <strong>di</strong> Cronenberg, che ha<br />
pure scritto il film: un'arma ossea a forma <strong>di</strong> man<strong>di</strong>bola, che spara ad <strong>al</strong>ta velocità devastanti denti umani; un<br />
mattatoio <strong>di</strong> rettili e d'<strong>al</strong>tre creature vischiose-schifose, grande come una fabbrica; stanze d'<strong>al</strong>bergo abitate d<strong>al</strong>la<br />
tristezza più accorata e profonda, ch<strong>al</strong>et abbandonati; un universo cibernetico in cui nulla corrisponde <strong>al</strong>le<br />
apparenze, il gioco è la re<strong>al</strong>tà e la re<strong>al</strong>tà è il gioco che si sviluppa ai <strong>di</strong>versi livelli d'un sistema incomprensibile;<br />
un mondo strano in cui non si sa mai dove ci si trovi, se dentro il gioco o fuori del gioco. Irritante? Anche.<br />
Interessante? Moltissimo. L'esplorazione della re<strong>al</strong>tà intrapresa d<strong>al</strong> canadese David Cronenberg, che ha adesso<br />
cinquantasei anni, sin d<strong>al</strong> suo primo lungometraggio Stereo (1968), attraverso Videodrome (1983), Inseparabili<br />
(1988), Crash (1997), prosegue raggiungendo il suo scopo: mettere a <strong>di</strong>sagio gli spettatori, cancellare i confini<br />
tra bene e m<strong>al</strong>e, proclamare la necessità <strong>di</strong> vivere senza illusioni, reinventare un proprio cinema. Uno dei<br />
personaggi <strong>di</strong> eXistenZ <strong>di</strong>ce che “le aspettative della gente sono limitate, ma le possibilità sono illimitate”: e il<br />
regista è convinto che il cinema sia ancora agli inizi, <strong>al</strong>l'<strong>al</strong>ba della sua esistenza. C’è in eXistenZ un che <strong>di</strong><br />
lambiccato, un sovraccarico <strong>di</strong> filosofie anche un po' troppo semplici e sensazion<strong>al</strong>iste a proposito del sogno<br />
buio del futuro, ma gli interpreti sono eccellenti (anche Jude Law, Ian Holm, Willem Dafoe) e il film è irresistibile,<br />
<strong>al</strong>l'opposto dei film hollywoo<strong>di</strong>ani che Cronenberg giu<strong>di</strong>ca con ironia da riv<strong>al</strong>e: “Hollywood re<strong>al</strong>izza film violenti<br />
che non danno fasti<strong>di</strong>o a nessuno. I personaggi s'ammazzano l'un l'<strong>al</strong>tro in situazioni atroci, e tutto è piacevole,<br />
<strong>di</strong>vertente. Mel Gibson o Bruce Willis rimangono eroi positivi. Strano, no?”.<br />
Fonte:MyMovies.it, Lietta Tornabuoni in La Stampa, 20 Novembre 1999