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R E G O L A M E N T O U R B A N IS T IC O - Comune di Rimini ...

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ingresso. Le recinzioni preesistenti possono essere recuperate, se omogenee all’impianto<br />

dell’e<strong>di</strong>ficio, ovvero sostituite con siepe viva.<br />

18. Elementi architettonici isolati.<br />

E’ prescritta la conservazione <strong>di</strong> elementi architettonici isolati quali pozzi, e<strong>di</strong>cole sacre,<br />

cippi, fontane, esedre, coppie <strong>di</strong> pilastri o colonne <strong>di</strong> ingresso ai fon<strong>di</strong> agricoli, e simili.<br />

19. Oratori privati<br />

Nei complessi e<strong>di</strong>lizi rurali ove sia presente un oratorio privato, il recupero e riuso degli<br />

e<strong>di</strong>fici principali deve prevedere contestualmente anche i necessari interventi conservativi<br />

dell’oratorio. Tali e<strong>di</strong>fici, fatti salvi i requisiti e<strong>di</strong>lizi, potranno essere destinati a funzioni<br />

<strong>di</strong>rettamente collegate ad una delle abitazioni del complesso, purché si tratti <strong>di</strong> funzioni<br />

che non impattino con le caratteristiche tipologiche e storiche. E’ espressamente fatto<br />

<strong>di</strong>vieto pertanto dotare detti e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> servizi igienici o attrezzature atte alla preparazione<br />

dei cibi; è viceversa consentito pre<strong>di</strong>sporre impianto <strong>di</strong> riscaldamento e illuminazione.<br />

Art. 4.1.5 – Unità <strong>di</strong> intervento e modalità <strong>di</strong> attuazione nella città storica<br />

1. Nella Tav. 2 del RUE la città storica è sud<strong>di</strong>viso in Unità e<strong>di</strong>lizie (ovvero unità fon<strong>di</strong>arie<br />

nel caso <strong>di</strong> aree libere). Gli interventi <strong>di</strong> restauro scientifico (RS), ripristino tipologico,<br />

(RT), risanamento <strong>di</strong> aree libere (RAL), demolizione e <strong>di</strong> ricostruzione (DR),<br />

ristrutturazione (RE) estesa alle parti comuni dell’e<strong>di</strong>ficio, nonché gli interventi <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica<br />

o risistemazione <strong>di</strong> spazi scoperti che interessano più proprietà, sono attuabili<br />

esclusivamente tramite un progetto unitario esteso all’intera Unità e<strong>di</strong>lizia, che<br />

rappresenta quin<strong>di</strong> l’unità minima <strong>di</strong> intervento. Viceversa gli interventi <strong>di</strong> manutenzione<br />

(MS), quelli <strong>di</strong> restauro e <strong>di</strong> risanamento conservativo (RRC), e quelli <strong>di</strong> ristrutturazione<br />

(RE) interna alle unità immobiliari che non comportino mo<strong>di</strong>fiche alle parti comuni,<br />

possono essere attuati con titolo abilitativo riguardante anche singole unità immobiliari.<br />

2. La sud<strong>di</strong>visione in Unità e<strong>di</strong>lizie come evidenziata nella Tav. 2 può essere mo<strong>di</strong>ficata con<br />

la delibera del Consiglio Comunale, sulla base <strong>di</strong> adeguata documentazione presentata<br />

dagli interessati, per renderla più precisamente corrispondente alle effettive e rilevate<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> fatto e <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto.<br />

3. Per gli immobili ricompresi nelle unità <strong>di</strong> intervento speciali in<strong>di</strong>viduate e numerate nella<br />

Tav. 2, si richiama quanto <strong>di</strong>sposto all’art. 4.1.2 comma 13.<br />

4. Per determinate unità e<strong>di</strong>lizie comprendenti opere o sistemazioni <strong>di</strong> interesse generale<br />

può essere elaborato un progetto anche <strong>di</strong> iniziativa comunale, attuabile o tramite<br />

esproprio oppure attraverso una convenzione sottoscritta dalle proprietà interessate.<br />

5. Nel caso <strong>di</strong> opere che comportano procedure <strong>di</strong> esproprio, l’intervento va previsto nel<br />

POC. Anche per le opere <strong>di</strong> iniziativa privata, il <strong>Comune</strong> può eventualmente<br />

programmarne l’attuazione con il POC e fissare un termine per la loro attuazione,<br />

decorso il quale, in caso <strong>di</strong> inerzia dei soggetti privati, il <strong>Comune</strong> può procedere con<br />

procedure coattive.<br />

6. Considerata la funzione del decoro dell’ambiente come componente della vita e<br />

dell’economia della comunità, il Sindaco, sentita la CQAP, potrà ingiungere alle proprietà<br />

l’esecuzione <strong>di</strong> opere <strong>di</strong> manutenzione sulle fronti dei fabbricati visibili da spazi pubblici,<br />

nonché il rior<strong>di</strong>no <strong>di</strong> aree, <strong>di</strong> recinzioni e <strong>di</strong> manufatti lasciati in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne, <strong>di</strong><br />

abbandono o <strong>di</strong> degrado.<br />

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