R E G O L A M E N T O U R B A N IS T IC O - Comune di Rimini ...

urbanizzazione e le modalità di smaltimento delle acque reflue, l’assetto delle aree di
pertinenza. I singoli permessi di costruire dovranno essere accompagnati da convenzione
o atto d’obbligo riguardo agli impegni relativi ai suddetti aspetti.
5. É vietato suddividere con recinzioni di qualsiasi tipo gli spazi originariamente unitari di
pertinenza degli edifici tutelati, in particolare lo spazio unitario dei complessi edilizi
poderali costituiti da più corpi di fabbrica. Queste potranno essere recintate al loro
contorno esclusivamente da siepe viva, con eventuale rete metallica di altezza massima
di m. 1,20 e senza cordoli di base inglobata nella siepe in modo che, a sviluppo, non sia
visibile; sono ammessi elementi in muratura esclusivamente a sostegno dei cancelli di
ingresso.
6. Si richiamano, in quanto applicabili, le disposizioni dell’articolo 4.1.4 riguardo ai criteri
generali di intervento sugli edifici tutelati e quelle del Capo 3.2 riguardo all’obbligo di
tutela e di nuovo impianto del verde di arredo nelle aree di pertinenza.
7. In caso di cambio d’uso CD di un edificio o parte di edificio da un uso di servizio all’attività
agricola o zootecnica (d, c2) ad un uso diverso si applica inoltre la disposizione del
comma 5 dell’articolo precedente.
Art. 4.6.5 – Nuclei residenziali in ambito rurale (‘ghetti’)
1. Le Tavole 1 del RUE riportano l’individuazione, contenuta nella Tav. 3 del PSC, dei
principali nuclei residenziali in ambito rurale, o “ghetti”, distinguendo fra essi quelli non
storici e quelli che presentano un impianto edilizio storico, pur talvolta estesamente
alterato.
2. Fermo restando che per i singoli edifici tutelati in quanto riconosciuti di interesse storicoarchitettonico
o di pregio storico-culturale e testimoniale sono ammessi soltanto gli
interventi ammissibili secondo le specifiche categorie di tutela di cui all’art.4.1.2 e i criteri
generali di intervento di cui all’art. 4.1.4, per gli altri edifici, non soggetti a tutela: sono
ammessi gli interventi di cui ai commi seguenti.
3. Nei ghetti di impianto storico:
a) sono ammessi gli interventi di MO, MS, RRC, RE;
b) per gli edifici ad uso abitativo, qualora l’altezza interna dei vani non raggiunga il valore
minimo prescritto dal Requisito cogente 7.2 (Allegato A1) è ammesso l’aumento
dell’altezza in gronda nella misura necessaria a raggiungere tale valore;
c) per gli edifici accessori è ammesso anche l’intervento DR senza incremento della SC.
d) è ammessa la realizzazione di autorimesse pertinenziali interrate
Tutti gli interventi, devono essere effettuati conservando, o ripristinando ove occorra, le
caratteristiche tradizionali dei principali elementi morfologici e di finitura esterna
dell’edilizia rurale tradizionale, fra i quali cornicioni, gronde, finitura delle pareti esterne ad
intonaco, serramenti, coperto in coppi con le caratteristiche di cui all’art. 5.1.3 commi 2 e
3.
4. Nei ghetti privi di impianto storico:
a) sono ammessi gli interventi di MO, MS, RRC, RE, DR;
b) sui soli edifici abitativi esistenti alla data del 31/03/2009 (ai sensi della l.r. 6/2009)
costituiti da un solo alloggio di dimensione inferiore a mq. 250 di SC, sono ammessi
inoltre interventi di ampliamento fino a raggiungere una SC di mq. 250, oppure
interventi di demolizione e ricostruzione con una SC massima di mq. 300, alle
seguenti condizioni:
- che l’edificio resti costituito da un’unica unità immobiliare, ad uso abitativo,
- che l’altezza massima H non superi m. 7,50,
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