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R E G O L A M E N T O U R B A N IS T IC O - Comune di Rimini ...

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interventi <strong>di</strong> demolizione e ricostruzione. Sugli e<strong>di</strong>fici della sottocategoria D4 sono<br />

ammessi MO, MS, RRC, D .<br />

Art. 4.1.3 – Destinazioni d’uso<br />

1. Nella città storica sono previsti in generale i seguenti tipi d’uso:<br />

- a1, a2, b1, b2, b3, b4, b5, b8, b9, b10 (tutte), b11.1, b15, b16, e1, f1, f3, f5, f6, f8.<br />

Sono considerati inoltre compatibili i seguenti ulteriori usi, solo nelle Unità E<strong>di</strong>lizie ove<br />

siano già legittimamente in essere alla data <strong>di</strong> adozione delle presenti norme, oppure<br />

nell’ambito <strong>di</strong> interventi specificamente previsti nel POC:<br />

- b6, b7, b11.2, b12, b13, b14.1, 2.<br />

Gli e<strong>di</strong>fici con uso in essere e1 non possono mutare destinazione, salvo che attraverso<br />

interventi programmati nel POC.<br />

È esclusa l’apertura <strong>di</strong> nuovi sportelli bancari; è comunque ammesso l’ampliamento <strong>di</strong><br />

quelli esistenti ai piani superiori al piano terra.<br />

2. Nella Tav 3 del RUE relativa alla città storica sono in<strong>di</strong>viduati gli spazi destinati alla<br />

mobilità, le aree a verde e gli spazi e le unità e<strong>di</strong>lizie destinate specificamente ad<br />

attrezzature e spazi collettivi.<br />

3. Nella città storica, le unità immobiliari poste al piano terreno in affaccio alle strade<br />

in<strong>di</strong>viduate come strade commerciali nella Tav. 3 del RUE che abbiano destinazione<br />

d’uso in atto b1, o b2 o b5 o b11.1, sono ammessi cambi d’uso esclusivamente fra questi<br />

quattro tipi d’uso, mentre non è ammessa la trasformazione in autorimesse o in altri usi.<br />

4. Nella città storica, i locali posti al piano seminterrato o interrato possono essere a<strong>di</strong>biti a<br />

servizi e magazzini delle destinazioni d'uso dei piani superiori. Qualora possano essere<br />

rispettati i requisiti igienici e <strong>di</strong> sicurezza, possono anche essere utilizzati come<br />

estensione <strong>di</strong> attività commerciali, artigianali, stu<strong>di</strong> professionali e pubblici esercizi posti al<br />

piano soprastante.<br />

5. Negli e<strong>di</strong>fici tutelati esterni alla città storica, le destinazioni d’uso ammissibili sono <strong>di</strong><br />

norma quelle ammesse nell’ambito in cui l’e<strong>di</strong>ficio ricade, ai sensi del presente Titolo IV.<br />

6. Per gli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> categoria A e B, <strong>di</strong> cui al precedente art. 4.1.2, sia compresi che non<br />

compresi nella città storica, l’ammissibilità <strong>di</strong> una nuova destinazione d’uso va inoltre<br />

verificata in relazione alle specifiche caratteristiche tipologiche dell’e<strong>di</strong>ficio; non sono<br />

compatibili quelle destinazioni che comporterebbero lo stravolgimento della tipologia<br />

stessa o comunque mo<strong>di</strong>fiche rilevanti all’organizzazione planimetrica originale. La<br />

valutazione <strong>di</strong> questo aspetto è demandata al parere della Commissione per la Qualità<br />

architettonica e il paesaggio.<br />

Art.4.1.4 - Criteri generali <strong>di</strong> intervento nella città storica e sugli e<strong>di</strong>fici tutelati esterni<br />

1. Le norme <strong>di</strong> cui al presente articolo si applicano a tutti gli e<strong>di</strong>fici compresi nella città<br />

storica, nonché a tutti gli e<strong>di</strong>fici ricadenti nel restante territorio riconosciuti <strong>di</strong> valore<br />

storico-architettonico dal PSC o riconosciuti <strong>di</strong> pregio storico-culturale e testimoniale dal<br />

RUE.<br />

2. Materiali ed elementi costruttivi.<br />

Negli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> categoria A, B e C1, gli interventi <strong>di</strong> conservazione (siano essi <strong>di</strong><br />

manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria, <strong>di</strong> restauro, <strong>di</strong> risanamento conservativo) devono<br />

essere realizzati, in quanto a materiali ed elementi costruttivi, in relazione agli specifici<br />

valori architettonici, artistici ed ambientali presenti nel manufatto e nel suo contesto. Nel<br />

caso <strong>di</strong> rifacimento <strong>di</strong> strutture portanti verticali deve essere riproposto l’uso <strong>di</strong> tecnologie<br />

costruttive e materiali conformi a quelli originali, combinandoli opportunamente con le<br />

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