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€€ UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI TRIESTE - OpenstarTs ...

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Conclusioni<br />

Foto 4.3a<br />

La rumorosità più rilevante è prodotta sicuramente quando l’impianto è mosso<br />

dall’azionamento di recupero. La rumorosità è molto elevata ed è localizzata nella sala<br />

argano. Il funzionamento dell’impianto a queste condizioni è però limitato a casi<br />

particolari, quindi la rumorosità, anche se forte, non rappresenta un serio problema dal<br />

punto di vista ambientale. Il problema riguarda invece il personale addetto al<br />

funzionamento dell’impianto; durante le operazioni di recupero infatti l’addetto alla<br />

manovra del motore diesel si trova in sala argano, quindi esposto alla massima emissione<br />

acustica degli organi in moto. L’operatore ha a disposizione delle cuffie, le quali però non<br />

offrono alcuna protezione nei confronti delle massicce vibrazioni presenti. Sarebbe<br />

auspicabile una maggiore cura in sede progettuale per la realizzazione di azionamenti di<br />

recupero che prevedano perlomeno un contenimento dell’emissione acustica<br />

complessiva.<br />

Un’attenzione particolare deve essere posta al caso della rumorosità in sala comandi;<br />

in questo caso l’emissione acustica, oltre a raggiungere valori abbastanza elevati,<br />

presenta delle componenti tonali che la rendono particolarmente fastidiosa. Di seguito si<br />

riportano i grafici registrati con una strumentazione più sofisticata rispetto al normale<br />

fonometro, in grado di acquisire il segnale sonoro con una frequenza di campionamento<br />

di 50 kHz. Il diagramma evidenzia una serie di segnali impulsivi, di brevissima durata<br />

legati allo spegnimento dei diodi del ponte raddrizzatore. Tali impulsi si presentano con<br />

una frequenza dominante centrata sui 200 Hz, perfettamente percepibile come ronzio<br />

dall’orecchio umano.<br />

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