15.06.2013 Views

€€ UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI TRIESTE - OpenstarTs ...

€€ UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI TRIESTE - OpenstarTs ...

€€ UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI TRIESTE - OpenstarTs ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

quelle la cui ampiezza varia nel tempo, o fino ad annullarsi, nel caso di vibrazioni libere,<br />

ovvero fino a raggiungere l'ampiezza della vibrazione permanente, nel caso di vibrazioni<br />

forzate. Il transitorio è legato alla presenza, nel sistema, di caratteristiche dissipative (per<br />

es. smorzatori), e pertanto esso è una caratteristica di tutti i sistemi reali, siano essi in<br />

vibrazione libera o forzata.<br />

3.1.1 Controllo delle vibrazioni<br />

Nella proseguo della trattazione non verranno approfonditi gli aspetti teorici legati alla<br />

generazione, propagazione mitigazione delle vibrazioni, aspetti questi cui si rimanda ai<br />

testi specializzati. Rimanendo fedeli alla traccia prettamente pratica e applicativa di<br />

questo lavoro, verranno illustrate soluzioni e metodologie basate su concetti intuitivi,<br />

facilmente applicabili da chiunque, tecnici ed operatori del settore anche senza una<br />

approfondita preparazione teorica, purché dotati di buon senso e spirito di osservazione.<br />

I metodi per il controllo delle vibrazioni possono essere raggruppati in tre principali<br />

categorie:<br />

1. riduzione della sorgente<br />

a) Bilanciamento delle masse in movimento. Quando la vibrazione è originata dalla<br />

rotazione o dal movimento reciproco di corpi, l’ampiezza delle forze vibranti<br />

può essere ridotta o anche eliminata con il bilanciamento. Un esempio ben<br />

noto a tutti è il bilanciamento delle ruote delle autovetture, effettuato dal<br />

gommista il quale posiziona appropriate masse in ben determinati punti lungo<br />

la circonferenza del cerchione.<br />

b) bilanciamento delle forze magnetiche. Forze vibranti possono essere generate<br />

da fenomeni di tipo magnetico che si instaurano all’interno di macchine<br />

elettriche. Dette vibrazioni possono essere controllate modificando il percorso<br />

del campo magnetico all’interno della macchina.<br />

c) Controllo delle tolleranze e geometria del movimento. Le vibrazioni sono spesso<br />

causate da eccessivi giochi che si hanno negli accoppiamenti. Ciò può essere<br />

dovuto ad errori nelle lavorazioni, usura delle parti in movimento reciproco o da<br />

entrambi i fattori. Spesso gli urti contro i finecorsa generano vibrazioni e<br />

rumore; in questi casi è sufficiente intervenire con le dovute regolazioni, o<br />

interporre del materiale cedevole tra le parti che possono andare a contatto.<br />

2. isolamento<br />

a) Isolamento della sorgente. Quando un macchinario genera urti o vibrazioni<br />

durante il suo normale funzionamento, è opportuno che esso sia installato su<br />

opportuni supporti che lo isolino dal resto dell’ambiente. Tipico è il caso delle<br />

macchine per le prove di trazione su materiali metallici: all’atto della rottura dei<br />

provini si generano forti urti e vibrazioni che, propagandosi attraverso le<br />

fondamenta, potrebbero interferire negativamente con altre delicate<br />

apparecchiature quali bilance di precisione.<br />

b) isolamento del recettore sensibile. A volte può essere conveniente isolare il<br />

recettore, inteso come apparecchiature delicate oppure gli operatori addetti al<br />

funzionamento della macchina. Tipico è il caso dei grossi impianti industriali<br />

50

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!