€€ UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI TRIESTE - OpenstarTs ...
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Questa è la risultante delle forze agenti sul volumetto dV, che sarà equilibrata dalle<br />
forze d’inerzia. Dobbiamo quindi considerare il moto di vibrazione delle molecole interne<br />
al volumetto dV e, in particolare, la loro accelerazione.<br />
A rigore, la cosiddetta elongazione delle molecole giacenti sulla sezione x, cioè il loro<br />
movimento alternativo intorno alla posizione di equilibrio (lungo l’asse x), è diversa da<br />
quella delle molecole giacenti sulla sezione x + dx (e di quelle intermedie). Per dx tendente<br />
a zero possiamo però assumere che tutte le molecole del volumetto dV si muovano<br />
solidalmente (ciò equivale a trascurare gli infinitesimi di ordine superiore). Indichiamo con<br />
s l’elongazione del volumetto dV e scriviamo l’equazione di equilibrio per il generico<br />
volumetto dV per arrivare, se possibile, a un’equazione del tipo:<br />
(2.1) s = s(x, t)<br />
che ci dica qual è la posizione di una generica molecola dell’aria in funzione della sua<br />
posizione di riposo x (in assenza di perturbazione sonora) e del tempo t. L’equazione<br />
generica<br />
∑<br />
<br />
F<br />
2<br />
∂ s<br />
m<br />
∂t<br />
= 2<br />
proiettata sull’asse della propagazione del suono fornisce:<br />
∂p<br />
- dx<br />
∂x<br />
cioè:<br />
S = ρ<br />
S<br />
dx<br />
2<br />
∂ s<br />
2<br />
∂t<br />
2<br />
∂p<br />
∂s<br />
(2.2) - dx = ρ 2<br />
∂x<br />
∂t<br />
Le variabili che compaiono in questa equazione sono p, x, s e t. Per formulare<br />
un’equazione come la (2.1) cerchiamo una relazione tra p ed s, che ci consenta di<br />
sostituire nella (2.2) la pressione p con una sua espressione in funzione di s. Introduciamo<br />
a questo punto l’ipotesi b), quella di trasformazione adiabatica.<br />
Compressibilità adiabatica<br />
Ricordiamo che il coefficiente di compressibilità adiabatica è così definito:<br />
(2.3)<br />
- s χ<br />
ΔV<br />
= -<br />
V<br />
1<br />
ΔP<br />
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