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€€ UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI TRIESTE - OpenstarTs ...

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Ne discenderebbe una nuova definizione di sistemi non convenzionali applicabile a tutti<br />

i nuovo sistemi pubblici in grado di realizzare una diversa modalità di servizio<br />

intervenendo su una o più delle tre discontinuità, in modo da ridurre al minimo le<br />

penalizzazioni per l’utente e migliorare il livello di qualità del servizio offerto dal sistema<br />

collettivo.<br />

Di conseguenza, tutti i sistemi di trasporto in cui non si modifica la modalità di servizio<br />

(rapporto utente-sistema), ma solo il modo di attuarlo (rapporto esercente-sistemacostruttore)<br />

non dovrebbe essere definiti non convenzionali, ma piuttosto sistemi<br />

innovativi.<br />

Alla luce di tale definizione numerosi sistemi spesso presentati come non<br />

convenzionali ricadono piuttosto nella categoria dei sistemi innovativi in quanto<br />

presentano soltanto modifiche tecnologiche sul veicolo, sul sistema di regolazione della<br />

circolazione, sulle caratteristiche della infrastruttura, sul rapporto veicolo-via. Occorre<br />

dunque non confondere l’innovazione tecnologica, spesso presente nei sistemi non<br />

convenzionali, con l’elemento reale che li caratterizza come tali: la modifica della modalità<br />

di servizio. Tuttavia gli interventi sui sistemi di trasporto tendenti a ridurre i consumi, ad<br />

aumentare l’automazione (per ridurre i costi di esercizio) a modificare in definitiva la<br />

componente tecnologica, possono determinare la realizzazione di sistemi nuovi, cioè<br />

innovativi, ma non necessariamente non convenzionali.<br />

1.3.1 Alcuni esempi di sistemi non convenzionali e innovativi secondo la definizione proposta.<br />

Gli esempi che si presentano nella tabella 2 sono stati selezionati allo scopo di chiarire<br />

il significato della definizione proposta e in base alle loro caratteristiche vengono associati<br />

alle diverse parti della città.<br />

La terza città (centri storici)<br />

I sistemi di nuova concezione utilizzabili nei centri storici sono in genere (o dovrebbero<br />

essere) finalizzati a ridurre o eliminare la circolazione privata dalle aree pregiate della<br />

città, per ridurre l’inquinamento ambientale attraverso forme di pedonalizzazione il più<br />

possibile spinte.<br />

E’ interessante notare come, nella definizione data, sistemi già in uso possano rientrare<br />

nell’ambito dei non convenzionali, mentre altri, in cui si attribuiscono alti valori di<br />

innovazione, appaiono ininfluenti alla modifica del servizio (unica variabile cui l’utente è<br />

sensibile), in quanto sono innovativi nella tecnologia di esercizio o di costruzione.<br />

I nuovi servizi di Car Sharing (ormai diffusi in molte città italiane) o le microautovetture<br />

(Eletric Micro Car), rientrano nei sistemi non convenzionali in quanto, basandosi sull’uso<br />

collettivo di una stessa autovettura, eliminano tutte e tre le discontinuità indicate tranne<br />

che per l’accessibilità iniziale e terminale ai parcheggi cui è possibile prendere possesso<br />

del mezzo. La diffusione e l’accessibilità ai terminali è condizione determinante per il<br />

successo del sistema.<br />

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