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€€ UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI TRIESTE - OpenstarTs ...

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minore importanza dal punto di vista del numero di persone trasportate;<br />

scarsa standardizzazione delle installazioni.<br />

Queste motivazioni, se possono avere una loro validità in prima approssimazione,<br />

decadono quando si affronta il seriamente problema della rumorosità prendendo in<br />

considerazione tutti i suoi aspetti.<br />

Consideriamo, ad esempio, l’ascensore di un condominio: esso sarà sicuramente più<br />

silenzioso di un convoglio ferroviario ma anche una minima vibrazione potrà arrecare reali<br />

molestie agli inquilini dell’appartamento sito in prossimità dell’installazione. Un discorso<br />

analogo può essere fatto nei confronti di un impianto di tipo funiviario; questi infatti sono<br />

inseriti quasi sempre in contesti naturali, tranquilli e silenziosi, dove però anche un<br />

minimo cigolio può dare noia a chi è andato in montagna per stare tranquillo. Va aggiunto<br />

inoltre che queste tipologie di impianto trovano sempre più spesso collocazione anche in<br />

contesti urbani dove il problema dell’impatto acustico è particolarmente sentito.<br />

Gli impianti di tipo ascensoristico sono ampiamente standardizzati per quanto riguarda<br />

i singoli componenti, ma non per ciò che concerne la loro installazione, soprattutto<br />

quando essi si trovano ad essere inseriti in stabili precedentemente costruiti. In questi<br />

casi la mitigazione della rumorosità presenta difficoltà notevoli e l’unica via percorribile al<br />

fine della riduzione delle emissioni consiste nell’intervenire sulle singole fonti; si presenta<br />

quindi la necessità di intervenire sulle parti elettromeccaniche che, in fase di<br />

progettazione, il più delle volte sfuggono alla maggior parte dei progettisti, più attenti agli<br />

aspetti architettonici che a quelli funzionali. C’è da aggiungere inoltre che le norme<br />

costruttive degli ascensori non contemplano il parametro rumore; infatti la Norma UNI EN<br />

81-1:2008 1 al punto n° 1.3 recita: “Non si considerano nella presente norma il rumore e le<br />

vibrazioni in quanto essi non riguardano la sicurezza di esercizio dell’ascensore”.<br />

In questa sede non saranno approfonditi gli aspetti tecnici legati alle misure di<br />

rumorosità, argomento questo riservato agli specialisti del settore; le valutazioni acustiche<br />

infatti saranno il mezzo per una corretta e significativa individuazione delle fonti di<br />

rumorosità e per una oggettiva valutazione degli eventuali interventi effettuati.<br />

All’interno della trattazione, il tema del rumore troverà qui collocazione in tre contesti<br />

fondamentali:<br />

immissione del rumore nell’ambiente<br />

comfort dei passeggeri<br />

esposizione del rumore da parte degli addetti ai lavori<br />

Questa distinzione è dettata anche dal fatto pratico che i livelli di rumorosità sono, per<br />

ovvie ragioni, differenti nei vari casi così come la legislazione in materia.<br />

Verrà fornita un’elencazione delle fonti elementari di rumore ovvero verranno isolate e<br />

catalogate, indipendentemente dalla tipologia di impianto, le fonti primarie di rumorosità.<br />

Quando possibile varranno pure fornite indicazioni sulla rumorosità prodotta dai singoli<br />

elementi. Questa è la parte più significativa del lavoro in quanto permette una rapida<br />

individuazione degli elementi critici indipendentemente dalla tipologia di impianto, dando<br />

così la possibilità di interventi mirati finalizzati alla riduzione dell’emissione acustica.<br />

1 Vedi il cap. 8 “Normativa” a pag. 148.<br />

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