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€€ UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI TRIESTE - OpenstarTs ...

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La rumorosità legata alle funi portanti presenta un duplice aspetto: quella legata allo<br />

scorrimento di rulli del carrello sulla fune e la rumorosità prodotta dallo scorrimento della<br />

fune sulle scarpe di appoggio su eventuali sostegni.<br />

La prima forma di rumorosità è molto attenuata sulle funi di tipo chiuso; la superficie<br />

esterna della fune infatti si presenta quasi perfettamente liscia ed i rulli del carrello<br />

scorrono si di essa senza interferenze particolari. E’ comunque avvertibile un<br />

caratteristico cigolio dovuto alla deformazione della gomma di rivestimento dei rulli. Tale<br />

rumorosità rientra solitamente entro limiti accettabili ma può essere ulteriormente<br />

controllata curando il profilo della gola dei rulli ed adottando materiali dotati di adeguata<br />

durezza. Solitamente le gomme impiegate per questi tipi di applicazioni presentano una<br />

durezza intorno ai 85 ShA 13 .<br />

Un’altra fonte di rumorosità è data dal<br />

grasso lubrificante che, appiccicandosi ai<br />

rulli ed alla fune produce quel<br />

caratteristico rumore di “ceretta depilante”.<br />

Il grasso presente sulle funi, inoltre, può<br />

accumularsi (foto 11) in grumi di<br />

consistenza tale da far sobbalzare il<br />

carrello con l’intera vettura provocando,<br />

oltre ad una considerevole rumorosità<br />

complessiva, vibrazioni tali da<br />

Foto 11<br />

pregiudicare il comfort di marcia. Entrambi<br />

i problemi sopra descritti sono facilmente<br />

risolvibili limitando le operazioni di<br />

lubrificazione delle funi portanti al minimo indispensabile e scegliendo prodotti idonei.<br />

Per le funi di tipo chiuso la lubrificazione può essere tranquillamente omessa in quanto<br />

la costruzione stessa della fune impedisce l’ingresso all’interno di essa di umidità che<br />

potrebbe provocare corrosione interna ed al contempo mantiene all’interno le sostanze<br />

lubrificanti applicate in sede di fabbricazione della fune stessa.<br />

Le funi di tipo Ercole invece sono di per sé rumorose al passaggio del carrello in<br />

quanto la loro superficie esterna si presenta irregolare, ciò a causa dei fili tondi che la<br />

compongono. Su queste funi inoltre non può essere omessa la lubrificazione ed anzi, una<br />

carenza della stessa può portare ad un rapido degrado della fune. Il profilo scabroso<br />

della superficie esterna di questo tipo di fune inoltre comporta una maggiore usura dei<br />

rulli con conseguente incremento della rumorosità complessiva.<br />

Per quanto riguarda il secondo aspetto della rumorosità delle funi portanti cui si<br />

accennava sopra, ovvero le vibrazioni legate allo scorrimento della fune sulle scarpe di<br />

appoggio dei sostegni, c’è da dire che questo è un fenomeno abbastanza raro e si<br />

presenta solo in determinate condizioni. Esso si verifica quando la fune non scorre in<br />

maniera continua sulle scarpe ma a scatti, generando così delle onde che si propagano<br />

13 Gli elastomeri, a differenza dei materiali metallici, non sono completamente definibili da un unico<br />

parametro di resistenza (per gli acciai tipicamente esso è rappresentato dalla resistenza a trazione). Una<br />

delle grandezze significative per gli elastomeri è la durezza Shore; essa consiste in un procedimento<br />

dinamico di misurazione della durezza. Si determina l’altezza del rimbalzo di una testina a bullone che cade<br />

sulla superficie della prova da un'altezza da 250 mm; a 177 mm di altezza di rimbalzo corrispondono 100<br />

unità Shore. Al parametro di durezza vanno aggiunte altre prove, di resistenza all’urto, quali: Prova di Izod,<br />

prova di Charpy, prova a caduta di peso, prova sforzo-deformazione ad alta velocità ed indicazione di<br />

compatibilità con solventi e lubrificanti.<br />

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