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€€ UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI TRIESTE - OpenstarTs ...

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lungo la fune. Dette onde assumono un carattere stazionario lungo la campata ed hanno<br />

ampiezza tale da mettere in vibrazione la vettura con conseguente produzione di rumore.<br />

Il fenomeno di per sé non desta preoccupazioni dal punto di vista della stabilità<br />

strutturale, ma induce una certa sensazione di disagio nei passeggeri trasportati, con<br />

conseguente riduzione del comfort di marcia.<br />

Funi traenti e portanti traenti. La rumorosità di queste tipologie di fune è legata<br />

essenzialmente alla loro costruzione. Nell’ambito dei sistemi di trasporto le funi preposte<br />

alla funzione di trazione sono sempre del tipo a trefoli. Questo è dovuto essenzialmente<br />

alle caratteristiche di flessibilità ed alla possibilità di creare anelli chiusi mediante<br />

l’operazione di impalmatura.<br />

a) anima (tessile o metallica)<br />

b) fune<br />

c) trefolo<br />

d) filo esterno<br />

e) filo centrale o di anima<br />

I trefoli costituenti queste funi determinano una superficie esterna di appoggio<br />

discontinua, responsabile della generazione di moti<br />

oscillatori la cui frequenza è strettamente legata alla velocità<br />

di scorrimento della fune rispetto il rullo di appoggio. Una<br />

prima importante mitigazione del fenomeno si ha adottando<br />

rulli di appoggio rivestiti con guarnizioni cedevoli di<br />

appropriata durezza e sagomati secondo il diametro della<br />

fune da ospitare.<br />

Recentemente è stato introdotto l’uso di funi a 7 e 8<br />

trefoli (fig. 12); a parità di diametro queste funi presentano<br />

una migliore geometria di accoppiamento con pulegge e<br />

rulli, dovuta essenzialmente ad una maggiore superficie di<br />

appoggio. Ciò determina sia una diminuzione della<br />

pressione specifica, che si traduce in una riduzione<br />

dell’usura, ma anche in una sensibile diminuzione<br />

dell’instaurarsi di fenomeni vibratori.<br />

Fig. 12<br />

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