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Veneto Orientale Studi e sviluppo - GAL Venezia Orientale

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il 2014 dai soggetti ammessi ed individuati<br />

nei bandi e dovranno risultare coerenti con le<br />

indicazioni espresse dal complesso di studi<br />

territoriali, sviluppati ai sensi dell’Azione 1,<br />

che costituiscono, in ultima analisi, un vero<br />

e proprio “corpus territoriale informatizzato”<br />

dalle molteplici possibilità di interpretazione<br />

e di uso. La proposta di un criterio di lettura<br />

dei caratteri dei luoghi impostato sulla ricognizione<br />

di tipi a scale diverse risponde sostanzialmente<br />

alla volontà di intercettare le<br />

esigenze di un territorio che, dopo l’epopea<br />

della bonifica e la fase economica legata al<br />

turismo stagionale, sembra oggi attendere il<br />

consolidamento di una propria identità riconoscibile.<br />

A questo proposito va innanzitutto<br />

sottolineato che l’acqua rappresenta in questo<br />

contesto una sorta di legante condiviso<br />

da tutte le diverse specificità ambientali e liquida<br />

è la struttura a pettine costituita dall’asta<br />

litoranea sulla quale si innestano le nervature<br />

dei fiumi provenienti da nord. Gli studi<br />

qui presentati evidenziano come il rapporto<br />

con l’acqua possa effettivamente diventare<br />

il primo elemento su cui far perno per interpretare<br />

il tema dell’identità assegnando al<br />

paesaggio un ruolo strategico prioritario. Se<br />

da un lato il paesaggio stesso può infatti essere<br />

concepito quale “ecomuseo” diffuso en<br />

plein air , dall’altro il passaggio da una lettura<br />

generale ad una puntuale, dall’ambiente antropizzato<br />

ai singoli edifici e manufatti singolarmente<br />

catalogati in vista del loro recupero,<br />

così come previsto dalle Azioni programmate<br />

successivamente alla prima nell’ambito della<br />

Misura 323/A, di cui sopra si è detto, consente<br />

di disporre della necessaria schedatura di<br />

riferimento al fine di costruire per punti una<br />

rete di itinerari secondari che si dipartono dal<br />

sistema idrico principale, contribuendo a fare<br />

di quest’ultimo la vera ‘nuova’ infrastruttura<br />

del <strong>Veneto</strong> <strong>Orientale</strong>, in conformità alle indicazioni<br />

già raccolte dalla Regione ed al senso<br />

ultimo della strategia generale del PSL.<br />

to be waiting for its own recognisable identity to<br />

be strengthened. To this end, it should be emphasised,<br />

above all, that in this context water is a kind of<br />

bonding element shared by all the different unique<br />

environmental areas, and that the comb-shaped<br />

structure of the coastal strip joined by an intricate<br />

web of rivers from the north consists of water. The<br />

studies presented here show how the relationship<br />

with water can actually become the keystone to<br />

interpreting the concept of identity, giving the landscape<br />

a priority strategic role. If on the one hand,<br />

the landscape can be perceived as an outdoor “ecomuseum”,<br />

on the other hand, the transition from a<br />

general to a more specific interpretation - from an<br />

anthropized environment to individual buildings and<br />

artefacts catalogued separately with a view to their<br />

recovery - under the planned Actions following the<br />

initial one of the afore-mentioned Measure 323/A,<br />

provides the necessary reference filing to create an<br />

ordered network of secondary trails. These branch<br />

out from the main water system, assisting the latter<br />

to become a genuine ‘new’ infrastructure of eastern<br />

<strong>Veneto</strong>, in accordance with the provisions of<br />

the Regione del <strong>Veneto</strong> and in line with the general<br />

strategy of the LDP.<br />

Presidente Ve<strong>GAL</strong><br />

Arch. Carlo Miollo<br />

Ve<strong>GAL</strong> studi e <strong>sviluppo</strong><br />

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