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Veneto Orientale Studi e sviluppo - GAL Venezia Orientale

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Il Contesto<br />

storico-architettonico<br />

di Alfonso Cendron<br />

La storia dell’area oggetto di studio è data<br />

innanzitutto dalla successione di diverse fasi<br />

di antropizzazione segnate dal rapporto con<br />

l’assoluta specificità di un ecosistema estremamente<br />

dinamico e mutevole. La presenza<br />

dell’acqua (fiumi, mare, paludi, laguna) è stata<br />

nel corso del tempo sia una risorsa di tipo<br />

strategico sia una minaccia spesso concretizzatasi<br />

con conseguenze devastanti.<br />

Se tracce di insediamenti protostorici sono<br />

rinvenibili in tutta la Laguna Veneta , segni<br />

paesaggistici di epoca romana sono le vie<br />

Annia e Postumia e la centuriazione del territorio<br />

compreso fra Livenza e Tagliamento<br />

(primo grande programma di razionalizzazione<br />

geometrica), mentre il sito archeologico di<br />

Concordia Sagittaria rende ad oggi puntualmente<br />

tangibile una delle più consistenti ed<br />

articolate stratificazioni temporali sedimentatesi<br />

nell’ambito preso in esame.<br />

Le diverse storie locali innescate dalla fine<br />

dell’Impero e dalle invasioni barbariche si<br />

estendono lungo tutto il Medioevo, gravitando<br />

perlopiù attorno al Patriarcato di Aquileia<br />

e lasciando testimonianze architettoniche<br />

soprattutto nelle strutture difensive, civiche<br />

e commerciali dei centri urbani (Portogruaro),<br />

nelle sedi vescovili e negli impianti monastici<br />

(Cattedrale e Battistero di Concordia,<br />

Duomo di Caorle, Abbazia di Summaga), per<br />

poi ritrovare un denominatore comune con<br />

la Repubblica di <strong>Venezia</strong>, che a seguito dei<br />

primi consistenti lavori di bonifica e di regimentazione<br />

degli argini fluviali prende possesso<br />

dell’entroterra declinando secondo le<br />

peculiarità ambientali il modello insediativo e<br />

culturale della Civiltà delle Ville, il cui prototipo<br />

palladiano di confine è qui Villa Zeno a<br />

Donegal di Cessalto (vicino a Ceggia).<br />

Al primo periodo di dominazione austriaca,<br />

seguono il Regno Italico napoleonico, il Lombardo-<strong>Veneto</strong><br />

e quindi l’annessione al Regno<br />

d’Italia. Le grandi bonifiche che si concludono<br />

solo fra le due guerre mondiali mutano<br />

radicalmente l’assetto e l’uso del suolo, favorendone<br />

lo sfruttamento agricolo intensivo.<br />

Il paesaggio si presenta come una fitta<br />

trama di canalizzazioni, arginature, capifosso,<br />

scoline, capezzagne, strade interponde-<br />

rali: un nuovo tracciato regolatore a grande<br />

scala che misura la sporadica distribuzione<br />

di aziende agricole e relativi fienili, pozzi artesiani,<br />

stalle. Tipica eredità architettonica di<br />

questa fase di colonizzazione rurale sono le<br />

idrovore (S.Stino di Livenza, Cinto Caomaggiore,<br />

Eraclea ecc.).<br />

Con l’esplodere dell’industria del turismo<br />

balneare negli anni Sessanta del secolo scorso,<br />

il litorale adriatico diventa un catalizzatore<br />

di flussi stagionali.<br />

Il Contesto storico-architettonico<br />

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