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interview
Un genovese in TV
A Genoese On Tv
Come Pippo Baudo e Mike
Buongiorno, o quasi. Tullio Solenghi
sta alla televisione italiana come solo
certi mostri sacri del piccolo schermo
nostrano hanno saputo fare. Nato a
Genova nel marzo del 1948, inizia la
Scuola del Teatro Stabile di Genova a
diciassette anni. Nelle sette stagioni
in cui rimarrà nella sua città, debutta
nel ’70 con Madre Coraggio e i suoi
figli di Bertolt Brecht e conosce il
collega Massimo Lopez, con cui -
insieme a Anna Marchesini – fino ai
primi anni Novanta formeranno il
celebre Trio. Dall’esordio in tv del
1976, da solo o insieme alle sue
“spalle” reciterà in tutti i principali
varietà e programmi della tv di fine
secolo: da Fantastico a Luna Park, da
Domenica In a Striscia la notizia.
Celebre anche nella sua veste di
doppiatore (per primo il film Disney Il
re leone) e per uno dei più famosi
spot della Lavazza. Oltre agli sketch e
agli sceneggiati tv (su tutti il grande
successo dei I promessi sposi su Rai
Uno), parallelamente all’attività
televisiva, con il Trio Solenghi ha
registrato il tutto esaurito in due
spettacoli teatrali: Allacciare le
cinture di sicurezza nel 1987 e In
principio era il trio nel 1991.
Just like Pippo Baudo and Mike
Buongiorno, almost. Tullio Solenghi
is for Italian television one of those
superstars with savoir faire. Born in
Genoa in March 1948, he began at
the drama school at the Teatro
Stabile di Genova at age seventeen.
During the seven theater seasons
that he was in Genoa, he made his
debut in 1970 in Bertolt Brecht’s
Mother Courage and Her Children,
where he met his colleague,
Massimo Lopez, with whom –
together with Anna Marchesini – he
formed the famous “Trio”, which
lasted until the early nineties. His
debut on TV came in 1976, doing
solos or together with the others. He
performed in all the main variety
shows and programs at the end of
the 20 th century – from “Fantastico”
to “Luna Park”, “Domenica In” and
“Striscia la Notizia”. He is famous
also as a dubbing actor (like in
Disney’s The Lion King) and for one
of the most famous commercials
done by Lavazza [coffee]. In addition
to his sketches and his TV scenes
(above all his “I Promessi Sposi” on
Rai Uno), together with The Trio,
Solenghi has had sold-out
performances in two plays.
tempo. E poi una città ogni volta sempre più
bella.
C’è tanta commedia, nel nuovo cartellone
dello Stabile. Sono tempi in cui si ritorna a
teatro per ridere?
Solitamente nei momenti difficili la società riscopre
il valore della cultura e delle cose belle.
Oggi - visto che stiamo toccando il fondo - si
cerca un pò di serenità, almeno per quell’ora e
mezzo di spettacolo. La commedia è taumaturgica,
perfetta per distendersi e dimenticare le
difficoltà di tutti i giorni. E poi ridere fa bene
alla salute, è risaputo.
E a lei, quali risate fanno meglio? Per cosa
ride di più?
Sorrido di gusto per le piccole cose del quotidiano
che rendono viva e divertente la vita. Come
quando il mio cane inclina la testa e mi
guarda storto perché non l’ho ancora portato
fuori, mentre lui ne avrebbe una voglia matta.
In generale mi fa divertire molto tutto ciò che
è inaspettato, amo la risata non programmata.
Anche nel mio Dna di comico c’è l’evento che
spiazza, il divertimento improvviso..
Un po’ come quando con il Trio Lopez-Marchesini-Solenghi
facevate parlare i Bravi dei
Promessi Sposi con le voci di Stanlio e Ollio?
Esatto. Qualcuno ci chiamava i Monty Python
italiani. Penso che il comico debba essere così:
un po’ marziano, un po’ lunare, fare quello che
non ti aspetti.
Sul palco di MMoosscchheettaa sarà in compagnia di
Maurizio Lastrico, talento genovese della
battuta che spopola in prima serata. Mai visto
Zelig?
Pochissime volte, ma non per snobismo. Di certo
- e parlo da uomo di televisione - il format è
perfetto: riproduce in studio esattamente la
stessa atmosfera del cabaret, con lo stesso rapporto
tra comico e pubblico, senza filtro o rete
di salvataggio. C’è poco di confezionato, e funziona.
Piuttosto sorprende notare “l’effetto zapping”
della tv di oggi: la diversità tra questi programmi
e i Fantastico che facevo io. Nel tempo di
uno sketch del Trio ora vanno in onda quattro
comici diversi.
Deve scegliere un solo ambito in cui finire la
carriera: teatro o tv?
Teatro tutta la vita. Se imbrocchi il personaggio
giusto la tv ti fa diventare una star, ma la stessa
fama la si può vivere in tempo reale sul palcoscenico,
e in modo molto più intimo: in teatro
sei la star “personale” di ogni spettatore
seduto tra il pubblico. È un effetto catartico che
enjoy a laugh.
What normally happens during difficult moments, is
that society rediscovers the value of culture and of
beauty. Today – as we touch the bottom – we seek a bit
of serenity, at least for that hour and a half of spectacle.
Comedy is healing, perfect for a moment to let your
guard down and forget everyday difficulties. And then
to laugh is good for your health, this is known.
And for you, what makes you laugh? What makes
you laugh the most?
I smile for the little things of daily life. Those things that
make life alive and fun. Like my dog who tilts his head
and looks at me crooked because I have not taken him
for a walk, which he is dying to do. In general I laugh for
things I do not expect, I love unexpected laughter. Even
in my DNA as a comedian, it is the event that does it, the
unexpected amusement.
A bit like when The Trio, Lopez-Marchesini-Solenghi,
were part of “I Bravi dei Promessi Sposi” using the
voices of Oliver and Hardy?
Exactly. They called us the Italian Monty Python. I think
a comedian must be just that – a bit of a Martian, a bit
lunatic, doing those things that are totally unexpected.
On stage for MMoosscchheettaa you will be with Maurizio
Lastrico, that Genoese talent who cracks jokes that
the audience dies for on the first night. Have you
ever seen the TV show, “Zelig”?
Very few times, but not because I am a snob. One thing
is certain – and I speak as a television professional – the
format is perfect. It reproduces the exact same
atmosphere of a cabaret in a TV studio, with the same
relationship between the comedian and the audience,
without a filter or a safety net. There is little that is
packaged, and it works. It is rather a bit surprising
though to note the zapping effect of today’s TV: the
difference between these programs and Fantastico,
which I did. The time that it took for a Trio sketch, today
has four different comedians being broadcast.
If you had to choose, how would you conclude your
career in theater or television?
Theater all my life. If you strike the right people the right
way on TV, you become a star. But you experience the
same fame in real-time on stage, and it is much more
intimate. In theater you are the personal star of each
and every one who is sitting out there in the audience. It
is a cathartic effect that is good for you and makes the
whole thing way more fun – much more than on a
hundred television sets, be it for fiction, commercials or
entertainment. The great stars of Hollywood knew this,
and they would return to the theater to “purify”
themselves. They would relive a primordial recitation.
And we too, the Trio, would do this when we were a part
of the national television channel, the Rai.
Television people are often like that: they work
there, but they talk badly about it.