cover - Blue Liguria - Sagep

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Il tubero d'oro
The Golden Tuber
Perché il tartufo
(non solo quello
della Val
Bormida) è così
tanto amato e
conosciuto nel
mondo? Quali
sono le
caratteristiche che lo rendono così
prezioso ed invitante? Numerose
sono le domande che potrebbero
saltare in mente parlando di tartufi.
Nel volume Tartufi – frutti della
terra, figli degli dei (Sagep Editori,
pp. 224, euro 40) il cucinosofo
Sergio Rossi (sopra, nella foto), con
lo stile del cultore della storia e
delle tradizioni enogastronomiche,
guida il lettore in un viaggio a
tutto tondo: il tartufo protagonista
della tavola è raccontato nei suoi
aspetti salienti, nella storia che ne
ha caratterizzato la fama e
l’importanza, fino al suo utilizzo in
cucina.
Why are truffles (and not just those
from our Valley of the Bormida) so
loved and well-known throughout
the world? What makes them so
precious? These are some of the
many questions that spring to
mind when speaking of truffles,
and this is why Sagep Editori is
publishing a book, “Tartufi
[Truffles] – Fruit of the Earth, Child
of the Gods” (40 euros) by cuisine
expert, Sergio Rossi (above in
photo). With his intense knowledge
of history, culture, and wine and
gastronomy traditions, he guides
the reader on an all-encompassing
voyage. The truffle as the
centerpiece of the menu is told in
all its salient aspects, the history of
its fame and importance, and how
it is to be used in cooking.
F.F.
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Anche per festeggiare la recente ammissione, proprio
a Millesimo, a fine settembre, nel corso della
annuale Festa nazionale dedicata al tartufo, è stato
battuto per la prima volta nella stagione il prezzo
del bianco, il più rinomato, e quella cifra è diventata
il punto di riferimento a cui si è poi
adeguata tutta l’Italia.
Un’investitura festeggiata
con un’iniziativa speciale,
la Notte... in bianco,
in cui i partecipanti
all’evento si sono resi
protagonisti di una
passeggiata notturna
nei boschi alla ricerca di
tartufi, assieme ai tartufai
e ai loro preziosissimi
cani dall’olfatto iper
sviluppato.
Un po’ di anni fa accostare
la Valbormida e
Millesimo alla Langa e ad
Alba, parlando di tartufi,
pareva un’eresia, ma con
il tempo, grazie alla determinazionedell’Associazione
tartufai e tartuficoltori
liguri, che ha sede
a Millesimo e che dal
1985 opera per la valorizzazione
del tartufo in
Liguria (che di fatto si
trova quasi esclusivamente
nell’area valbormidese,
tra Calizzano
e Piana Crixia, passando
per Millesimo e Cosseria),
anche il tartufo ligure ha
saputo conquistare un
suo spazio nel mondo dei
buongustai.
E arriva proprio dall’Associazione
(ass.tartufailiguria@equipo.it) un consiglio per
gustare al meglio i tartufi neri: vanno consumati
non crudi (come i famosissimi bianchi di Alba che
danno il meglio di sé se “grattati”, ossia affettati
a lamelle sottilissime, sul cibo), ma appena riscaldati
a fuoco lento, per coglierne gli aromi che si
sprigionano.
Per Millesimo, l’inserimento tra le Città del tartufo
è un ulteriore riconoscimento, dopo la certificazione
Anci (l’Associazione dei Comuni italiani),
come uno dei “Borghi più belli d’Italia” e l’essere
entrato a far parte della Federazione europea delle
Città Napoleoniche.
Una vista di Millesimo, nel savonese, recentemente
ammesso nel circuito delle Città del tartufo e (subito
sotto) un esempio di "grattata", l'affettatura del tubero
sul piatto
A view of Millesimo, in the Province of Savona, which
has recently been admitted onto the prestigious circuit
of “The Cities of the Truffle”, and below an example of
"grattata", sliced truffle on a plate
exclusive truffle club, Millesimo – at the end of
September, during the annual national festival
dedicated to truffles – auctioned off the season’s first
white, the most famous type of truffle, thereby
setting the reference price for this year’s season for
the whole of Italy. An initiation that was celebrated
with a special initiative,
the All-Night Truffle
Hunt, whose
participants spend the
night walking through
the woods searching for
truffles, alongside the
tartufai (truffle hunters)
and their famous truffle
hunting dogs.
A few years ago, ranking
Millesimo, in the valley
Photo L. Testa
Photo Fazzari
of the Bormida,
alongside the Langhe
and Alba when speaking
of truffles, would have
seemed almost
“heretical”. But with the
passing of time – thanks
to the determination of
the Association of
Truffle Hunters and of
Truffle Growers of
Liguria, headquartered
in Millesimo, which since
1985 have been working
to valorize the truffle in
Liguria (which in truth is
found exclusively in the
area of the Valbormida,
between Calizzano and
Piana Crixia, crossing
Millesimo and Cosseria)
– the Ligurian truffle has
conquered its own space
among gourmets. And the Association
(ass.tartufailiguria@equipo.it) is even offering advice
to the readers at Blue on how to best enjoy black
truffles. They should not be eaten raw (not like the
famous white truffles of Alba who give out the most
flavor if they are grated, or sliced into very thin slices
on food), but just barely heated on low heat, to
“gather” the aromas imprisoned in them.
For Millesimo, to be placed on the Cities of the Truffle
list is yet another award , after having received Anci
(Association of Italian Towns) recognition as “One of
the Most Beautiful Towns in Italy”, and having been
granted membership in the European Federation of
Napoleonic Cities.