cover - Blue Liguria - Sagep

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Photo Maurizio Iannolo
bitat pressoché perfetto per la loro passione.
Come sulla porta della mitica cantina di Liverpool
dove nacque il fenomeno dei Beatles, insomma, così
sulle pietre grigie di Sottoripa si potrebbe iscrivere
un duplice “Tutto cominciò da qui”. Duplice, metaforica
lapide perché appunto doppia fu l’origine, in
cento metri o poco più di lastricato coperto, del gustarsi
il pasto facendo quattro passi, con le mani
piacevolmente intiepidite dal cartoccio colmo di
mare fritto, come dicevano i nostri nonni. Assodato
dunque che quanto sia bello sbocconcellare un
pasto caldo mettendo con calma un piede dietro
l’altro fu scoperta e golosa abitudine rigorosamente
targata Genova, anche il (traduzione letterale)
“pesce e patatine fritte” ovunque noto con il nome
in inglese, vide la luce almeno in contemporanea, se
non in anticipo rispetto a quel che accadeva Oltremanica,
anch’esso sotto quei cento metri di portici
intrisi di salsedine.
Per amor di precisione, il “fish ‘n’ chips” britannico
vide la luce con una caratteristica culinaria che un
genovese non avrebbe mai accettato di buon grado.
Il merluzzo o il nasello girato nella pastella e
gettato nell’olio dagli inglesi, infatti, almeno alle
sue origini, prevedeva la spruzzata finale di aceto,
un gesto ammazza-sapore che un ligure della costa
avrebbe rifiutato sdegnato. Tanto è vero che ancora
oggi il genovese verace ripudia l’inflazionato limone
sul pesce, sempre e comunque: perché se vuoi
Una vista dei portici di Sottoripa (a sinistra), l'antichissimo fronte
mare di Genova (ora in faccia all'Acquario), e una delle friggitorie
tradizionali. Sopra, i totani fritti della friggitoria Carega
A view of the arcades of Sottoripa (left), the ancient Genoese
waterfront (which today now faces onto the Aquarium), and one
of the traditional fish-fry shops. Above fried baby octopus in the
Carega fish-fry shop
becoming Porto Antico, and which proposes to those
who love to eat and walk, oases of tranquility and an
almost perfect habitat for their passion.
Like the doors to the legendary basement in Liverpool
where the phenomenon of the Beatles was born, on
the gray stone of Sottoripa we could write a duplicate,
“It all started here.” A metaphorical, duplicate stone
plaque because it points out duplicate origins, in the
hundred meters or so of covered porticos, of enjoying
a meal while taking a walk with your hands pleasantly
warmed by the a paper wrapper filled with “fried sea”,
as our grandparents used to call it. Having established
then how wonderful it is to nibble on a warm meal
while calmly placing one foot before the other, we
then discover the delicious habit with Genoa’s name
on the package – which came into being at the same
time, if not before, with respect to what was
happening across the English Channel – along those
hundred meters of dockside where you smell the sea
salts.
If we really want to be precise, British “fish ‘n’ chips”,
brought to light a culture which the Genoese would
never have accepted. Cod and hake are rolled in batter
and thrown in a pan with what the English call “oil”.
As a result, at least at its origins, fish and chips
required a final spraying with vinegar to kill the flavor
of the fish – something that Ligurians would have
turned their nose up at. In fact even now, the true
Genoese refuses to add lemon to his fish because he
Photo Roybatty63