cover - Blue Liguria - Sagep

Il grande artista olandese quando veniva a Genova trangugiava pesto a cucchiaiate tra una pennellata e l’altra
The great Dutch artist would come to Genoa, and gulp down pesto between one brushstroke and another
Karel Appel, olandese, uno degli
artisti più importanti del secondo
Novecento, è ricordato per aver
fondato insieme a Constant, Corneille,
Jorn e Alechinsky il gruppo Cobra,
acronimo delle tre capitali,
Copenhagen, Bruxelles e Amsterdam,
da cui provenivano i suoi esponenti. Il
gruppo si caratterizzò per la rilettura
dell’espressionismo in chiave
informale ed ironica.
Karel Appel, che ne fu il principale
rappresentante, era anche un
eccentrico buongustaio capace
magari di accontentarsi di un pranzo
frugale fatto di pane e formaggio
mentre era intento a creare e a lottare
selvaggiamente con la materia
pittorica nel suo atelier di Montecarlo
o nella sontuosa villa medicea
adagiata sulle colline toscane e
caratterizzata da uno splendido
giardino all’italiana.
Ma quando veniva a Genova,
chiamato a produrre dipinti dal suo
amico e mercante Rinaldo Rotta,
esigeva il pesto che egli consumava in
maniera anomala rispetto ai canoni
della cucina ligure, come si può
evincere dal prorompente elogio da
lui espresso in lingua olandese su un
doppio foglio a quadretti. «Nella mia
vita ho viaggiato moltissimo e, anche
attraverso lo stomaco, ho cercato di
approfondire la conoscenza delle città
e dei paesi di tutte le parti del mondo,
assaporando le diverse cucine e le più
varie ricette. L’infinità della vita si
trova proprio nello stomaco.
Quando in un tempo ormai lontano,
più o meno nel 1947, arrivai in Italia,
la grande scoperta della mia vita fu il
pesto, la più grande invenzione di
tutti i tempi: così ricco di gusto, così
unico di materia, così fantastico di
profumo e di colore, così nuovo come
invenzione, così originale, così salubre
per la vita.
La “ricetta fantastica” da fare con il
pesto è spalmare morbida gorgonzola
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Lo stomaco di Karel Appel
CONSIGLIO D’AUTORE
Author's Suggestion
Appel’s Ode to Pesto
Karel Appel, the Dutch painter, was
one of the most important artists of
the second half of the 20th century. He
is known today for having founded –
together with Constant, Corneille, Jorn,
and Alechinsky – the Cobra group,
Cobra being the acronym for the three
European capitals, Copenhagen,
Brussels, and Amsterdam, from which
its members came. The group is
remembered for its rereading of
expressionism on an informal and ironic
key. Karel Appel, who was one of the
main representatives of this, was also an
eccentric gourmet capable of being
contented with a frugal lunch of bread
and cheese while he was intent upon
producing – “through a savage fight
Karel Appel, pittore e scultore.
Vissuto tra Amsterdam, Parigi,
il Sud America e gli Stati Uniti,
è scomparso nel 2006
Karel Appel lived between
Amsterdam, Paris, South
America and the United States
and died in 2006
su pane tostato, profumato d’aglio e
aggiungervi sopra un po’ di pesto.
Bere vino rosso Chianti di qualità o
Pigato bianco fresco».
Il seguente aneddoto sottolinea la sua
voracità nei confronti di questo
condimento.
Siccome Appel si applicava di solito
alle tele senza interruzioni, Rotta
pensò bene di recapitargli al mattino
del suo arrivo un enorme vaso di
pesto che gli sarebbe
abbondantemente servito per almeno
una settimana qualora avesse voluto
prepararsi delle trenette.
Quando Rinaldo lo andò a trovare
quella sera stessa, con grande sorpresa
si trovò di fronte al vaso
completamente vuoto e a un Appel
che profumava soavemente di
basilico: aveva trangugiato a
cucchiaiate l’intero contenuto tra una
pennellata e l’altra.
“ La
Luciano Caprile
più grande
invenzione di tutti
i tempi: così ricco
di gusto, così unico
di materia, così fantastico
di profumo
e di colore
It was the greatest
invention of all times: so
rich in taste, so unique
in ingredients, so fantastic
in aroma and color
”
with his pictorial material” – in his
studio in Montecarlo and in his
sumptuous Medici villa on the Tuscan
hills with its splendid garden all’italiana.
But when he would come to Genoa,
called to produce paintings for his
friend and dealer Rinaldo Rotta, he
would demand pesto, which he
consumed in an odd manner with
respect to the canons of Genoese
cuisine. This can be seen in the gushing
eulogy to pesto that he wrote in Dutch
on a double sheet of notebook paper.
"In my life I have traveled far. And
through my stomach I have sought to
deepen my knowledge of cities and
countries all over the world, sampling
their different cuisines and their most
varied recipes. The infinite aspect of life
is to be found through the stomach.
Once, long ago, maybe more or less in
1947, I came to Italy. The greatest
discovery of my life was pesto. It was
the greatest invention of all times: so
rich in taste, so unique in ingredients, so
fantastic in aroma and color. New as an
invention, original, and so healthy.
The “most fantastic recipe” to be done
with pesto is to spread a soft
gorgonzola cheese on toasted bread
that has the perfume of garlic, and
then add on top of this a bit of pesto.
Drink a red quality Chianti with it, or a
cool white Pigato". The following
anecdote underlines his voracity in the
consumption of this condiment. Since
Appel would normally apply himself in
front of the television without
interruption, Rotta thoughtfully
decided to send him an enormous jar
of pesto which would have served
abundantly to satisfy his needs for a
week, in case he would want to make
himself a dish of trenette pasta. When
Rinaldo dropped by that evening, he
was surprised to find the jar
completely empty, and Appel who
stunk of basil, having eaten the whole
contents between one brushstroke
and another…