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La focaccia di Recco alleCrociate
Focaccia of Recco Was at the Crusades
Nel 2005 è nato un Consorzio che ne garantisce l’Igp, l’Indicazione geografica protetta e che oggi riunisce
19 aziende e 24 punti vendita
In 2005 a Consortium was founded to guarantee IGP (Protected Geographic Indication) certification.
Today it unites 19 companies and 24 sales points
Storia antica quella della focaccia di Recco,
addirittura dalla terza Crociata, quando
bastavano un po’ di olio, farina, formaggio,
e una pietra d’ardesia per sfamare i
crociati.
Poi passano i secoli, la focaccia resiste immutata,
e bisogna aspettare gli anni Sessanta per
la prima Festa della focaccia con il formaggio,
nella nuova Recco dell’autostrada, dei turisti, e
della pallanuoto.
È passato quasi mezzo secolo, e in tempi di globalizzazione,
dove riprodurre è ormai più facile
che produrre, la focaccia col formaggio, ricercata
e apprezzata, è alla ricerca di una sua
carta d’identità che possa tutelarla per garantire
la qualità di un prodotto solo apparentemente
semplice che mantiene la forza di un legame
secolare con il proprio territorio.
A difenderla ci ha pensato il Consorzio Focaccia
di Recco, nato nel 2005, che tra i suoi
obiettivi si è posto anche l’Igp, l’Indicazione
Geografica Protetta, richiesta che è stata pubblicata
e accolta nella Gazzetta Ufficiale, per
diventare una delle 230 specialità agroalimetari
nel mondo.
Oggi il Consorzio riunisce 19 aziende e 24
punti vendita: “L’idea delle aziende produttrici
- sottolinea Tino Revello del Consiglio del
Consorzio - è che la focaccia con il formaggio
sia consumata nel Golfo Paradiso, un’opportunità
per sviluppare turismo gastronomico
nel territorio, quando si parla tanto di chilometro
zero.
Aggiungo con soddisfazione che i consumi di
focaccia col formaggio sono aumentati di circa
il 15%, complice la crisi che premia un prodotto
che non costa molto fa da primo, secondo,
pasto completo e merenda, oppure la buona
crescenza di Fontanigorda, per quella sfumatura
caratteristica, difficile da definire”.
It’s an old, old story, that of the focaccia of
Recco, dating to the Third Crusades. In those
times all you needed was a bit of olive oil, flour,
cheese, and piece of slate to satiate the hunger of
the Crusaders. Centuries then passed, but focaccia
remained the same. A form of change came in the
sixties with the first Festival of the Focaccia of
Recco – the new Recco – Recco on the highway,
Recco of tourists, world capital of water polo.
Now almost half a century has passed, and in times
of globalization, reproducing is now easier than
producing. Focaccia con Formaggio, sought after and
appreciated, is looking for its identity card to protect
itself, to give it the right quality guarantees for a
product that appears so simple in appearance and yet
has maintained for centuries the right ties with its
own land. Its defender is the consortium, Consorzio
Focaccia di Recco, created in 2005. Among its goals
is to obtain IGP (Protected Geographic Indication)
certification. A request has been published and
accepted in the Gazzetta Ufficiale [that lists changes
or additions to Italian laws], to make it one of the
230 food and agricultural specialties in the world.
Today the Consorzio unites together 19 companies
and 24 sales points. “The producing companies know
that Focaccia con Formaggio is part and parcel of the
Gulf of Paradise,” explains Tino Revell, who is on the
Consortium’s board.
“We can use the denomination as a means of
developing gastronomical tourism in our land,
especially when we talk about kilometer zero. I
would like to add, with satisfaction, that the
consumption of Focaccia con Formaggio is
up approximately 15%. Help has been given
by the economic crisis, which awards a
product that does not cost much to make
from scratch. And secondly because it is
it is a complete meal and a snack. Or
maybe it’s just the good crescenza
cheese from Fontanigorda, that
gives it that characteristic nuance
that is so difficult to define.”
Bettina Bush
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Era il 1874 quando Moltedo Lorenzo
iniziò la saga dei panifici Moltedo.
Un secolo dopo - nel 1973 - il nipote
del capostipite, anche lui Lorenzo
detto Renzo, aprì col figlio Titta in
via Assereto. Oggi nei panifici lavora
la quarta generazione: Ida, Titta,
Luisa, Bruno, Livia. E la quinta sta
imparando il mestiere nel forno e al
banco. I negozi sono a Recco, in via
XX Settembre 2 e via Assereto 15
In far off 1874, Lorenzo Moltedo
began the first of the Moltedo
bakeries. A century later, in 1973, his
grandson, also called Lorenzo
(shortened to Renzo) opened
another bakery in Via Assereto with
his son, Titta.Its shops are in Recco,
on Genoa’s Via XX Settembre 2 and
at Via Assereto 15
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