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on questo sodalizio cerchiamo di
“Cabbattere gli steccati tra diverse
categorie di pubblico, ciascuno di noi
cercherà spettatori in zone eccentriche
rispetto al proprio tradizionale bacino
di utenza”. Pina Rando, presidente del
Teatro dell’Archivolto, commenta così
due delle novità più gustose della
stagione, realizzate in coproduzione
con lo Stabile di Genova: Tinello
italiano di Altan (nell’illustrazione) in
scena al Modena fino al 12 novembre e
Ciò che vide il maggiordomo di Joe
Orton, che in nome della par condicio
tra i due teatri, avrà invece il suo
battesimo al Duse, in aprile. In
entrambi i casi, sia per l’umanizzazione
spettacolare del fumetto che illustra le
serate catatoniche di otto personaggi
davanti alla Tv e sia per l’humor
inglese spietato del drammaturgo
amico dei Beatles, la sintonia tra i due
teatri è garantita. L’Archivolto infatti,
anche se poi ha intrapreso una strada
autonoma e originalissima, è nato da
una costola dello Stabile. Gli scatenati
Broncoviz sono ex allievi della scuola
di recitazione e questa ritrovata
complicità produttiva ha un
precedente più che felice: Gli accidenti
di Costantinopoli, tratto da Goldoni e
riscritto 25 anni fa da Carlo Repetti,
ora direttore dello Stabile e Giorgio
Gallione, direttore artistico
dell’Archivolto.
Tra le altre coproduzioni dell’Archivolto
promette bene Gli alti e bassi di
Biancaneve, realizzato con Emma
Dante e il suo teatro della Costa
Occidentale, che debutterà il 20
gennaio. Dopo una prima incursione
nel mondo della favola l’anno scorso,
con Genoveffa Anastasia, Cenerentola,
una rivisitazione di Perrault che
attingeva anche alle fonte italiana di
Giovan Battista Basile, la regista -
spesso al centro di polemiche per le
sue trasgressioni- rinsalda la sua
decisione di rivolgersi a spettatori di
tutte le età compresi i bambini. Come
nel caso di Cenerentola anche con
Biancaneve ci troveremo di fronte a un
percorso di crescita. Difficile
immaginarlo all’acqua di rose ma
niente accadrà soltanto per puro gusto
di provocare. Nota crudele: scopriremo
che non sono nati così ma che hanno
perso le gambe durante un’esplosione
in miniera.
In arrivo sul palco dell’Archivolto, tra
gli altri, anche Filippo Timi (con Favola
il 25 e 26 gennaio), Fabrizio Gifuni (in
L’ingegner Gadda va alla guerra, 24 e
25 febbraio) e Ascanio Celestini (in
scena dal 29 al 30 marzo).
Info su www.archivolto.it
ith this new fellowship we will try
“Wto batter down the fences that
divide the different categories of theatre
public. Each of us seeks spectators in
eccentric zones with respect to one’s own
traditional spectator base.” Thus speaks
Pina Rando, President of the Teatro
dell’Archivolto, as she comments on the
juiciest novelties of the new season,
coproduced with the Teatro Stabile di
Genova. The curtain has just been raised on
Altan’s Tinello italiano, at the Teatro
Modena, and Joe Orton’s Ciò che vide il
maggiordomo [What the Butler Saw] in the
name of fair play and balance between the
two theatres will have its premier at the
Teatro Duse in April. In both cases, both to
“humanize” the first show which derives
from a cartoon character and illustrates the
catatonic evenings of eight people
watching television, and for the second
show’s “English humor without pity”, by a
playwright who was a friend of the Beatles,
the harmony between the two theatres is
guaranteed. As a matter of fact, the Teatro
dell’Archivolto – even though it has taken
its own very original route – was born of
the Teatro dello Stabile’s rib. The wild
Broncovizes are the alumni of the drama
school, and this re-discovered productive
complicity has an even happier precedent:
Gli accidenti di Costantinopoli derived from
a play by Goldoni and rewritten 25 years
ago by Carlo Repetti, who is now the
director at the Stabile and Giorgio Gallione,
the artistic director at the Archivolto.
Among the other co-productions
undertaken by the Archivolto, Gli alti e
bassi di Biancaneve [The Ups and Downs of
Snow White], by Emma Dante and her
theatre, Costa Occidentale, which will have
its premier on January 20, also shows much
promise. After a first incursion in the world
of the fable last year with Genoveffa
intervista blue
L’Archivolto stuzzica
The Teatro dell’Archivolto Teases the Public
Il cartellone 2011-2012 dell'Archivolto. La collaborazione con lo Stabile e nomi illustri
in arrivo: Altan, Emma Dante, Celestini, Gifuni e Filippo Timi
The 2011-2012 Teatro dell’Archivolto poster. Collaboration with the Teatro Stabile and
famous stars who are coming soon: Altan, Emma Dante, Celestini, Gifuni and Filippo Timi
Anastasia, Cenerentola, a call-back to
Perrault, which also reflected Italian
sources related to Giovan Battista Basile,
the director – who is often at the center of
polemics because of her transgressions –
renews her decision to appeal to spectators
of all ages, including children. As in the
case of Cinderella, as also Snow White, we
find ourselves facing a path of growth. It is
difficult to imagine it as white as a lily, but
nothing will happen just for the enjoyment
of provocation. A cruel note: we will
discover that the dwarfs were not born
that way, but they lost their legs in a mine
explosion. Arriving soon on stage at the
Teatro dell’Archivolto, are, among others,
Filippo Timi (in “Favola” Jan. 25 and 26),
Fabrizio Gifuni (in “L’ingegner Gadda va
alla guerra”, Feb. 24 and 25) and Ascanio
Celestini (on stage March 29 and 30).
S.Z.
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