Gli albori del melodramma - Arteconvivio Italia

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Grodi pur pianta novella,
Casta e bella^
Cara al mondo, e cara al cielo.
Tu non curi e nembi, e tuoni; (1)
Tu coroni 405
Cigni _, regi, e dèi celesti :
Greli il cielo o 'nfiammi e scaldi,
Di smeraldi
Lieta ogn'or t'adorni e vesti.
Grodi pur de' doni egregi; 410
I tuoi pregi
Non t'invidio e non desio :
Io, se mai d'amor m'assale
Aureo strale,.
Non vo' guerra con un Dio. 416
Se a fuggir movo le piante
Vero amante,
Centra amor cruda e superba,
Venir possa il mio crin d'auro
Non pur lauro, 420
Ma qual è più miser'erba.
Sia vii canna il mio crin biondo
Che l'immondo
Grregge ogn'or schianti e dirame;
Sia vii fien, ch'a i crudi denti 425
De gli armenti
Tragga ogn'or l'avida fame.
Ma s'a' preghi sospirosi,
Amorosi,
Di pietà sfavillo et ardo, 430
v. 404. Mgl,: « Cecchino — m. Piero — Domenico. »
V. 417. Il ms. magliabechiano aveva Tuo, ma è cancell. e in niarg. corretto Vero,
come ha la prima edizione. — L'ediz. 1802, dal Pog'giali, ha Verso segnato da un asteri-
risco, ma mancando la prefazione di lui in tutti gli esemplari veduti, non si sa che signi-
fichi. Forse è stata correzione arbitraria, né mi pare ce ne sia bisogno.