Gli albori del melodramma - Arteconvivio Italia

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di terra con grande ammirazion rimirati ed essi e le nugole, quando
furono avvicinatisi loro (pure in aria) ripigliarono sopra i detti
strumenti, e oltre a' detti, sopra [p. 64] chitarre alla spagnuola ,
alla napoletana, cetere, salteri e cembali alla moresca il canto; e
cantano solo infìno a tutta la seconda stanza della canzone ; e a
quelle parole Movete il pie conforme cominciano gli dèi , scesi in
terra e via le nugole sparite come baleno, preso per mano e quelle
Ninfe e i Pastori, tuttavia cantando e loro insegnando a ballar con
essi: e alla fine del verso Muova leggiadramente i passi suoi, an-
che quei di terra con esso loro ballando , cantano tutto il rima-
nente della canzone, aiutata da una armonia d' altri strumenti e
di voci ch'uscia dall'aperto cielo che pareva che tutte le gerarchie
degli Angeli si fosser fermate quivi a cantare. La quale canzone
e i madrigali di tutto questo intermedio furono composizione di
Ottavio Rinuccini, più volte già mentovato. La musica de' madrigali
del maestro di cappella sudetto [Cristofaro Malvezzi];
quella della canzone col ballo d'Emilio de' Cavalieri. Eia
canzone è questa:
Lassù nel bel sereno,
Ove invece di fior son lumi e stelle
Che mai non vengon meno,
Al caldo, al giel sempre lucenti e belle,
In queste parti e in quelle
Con suoni e dolci canti
Scorriamo il ciel con certo moto erranti.
Or voi seguendo l'orme
Degl'immortali dèi, pastori, intanto
* Movete il pie conforme
Al nostro piede, accompagnate il canto:
Alla sua Ninfa accanto
Ogn'un s'accolga e poi
* Muova leggiadramente i passi suoi.
I balli, i canti, i suoni
Del ciel s'odono in terra, e par che '1 mondo,
[p. 65] Nuovo Olimpo, risuoni
Di celeste armonia: lieto e giocondo,
Vie più che mai secondo
Il ciel si mostra, e spira
Grazie e dolcezza ovunque intorno gira.