Gli albori del melodramma - Arteconvivio Italia

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Che più? Se '1 ciel non have
Si dolce melodia
Ch'appo il nostro cantar roca non sia ?
Finito, cominciarono similmente sopra liuti e viole a cantare
dall'altra parte le Muse: (1)
Se nelle voci nostre
Risuona di dolcezza accento o suono,
È grazioso dono
Del ciel, da cui procede
Quanto di bello il mondo intende e vede.
Or voi, di queste linfe
Abitatrici, Ninfe,
Se del nostro cantar diletto avete,.
Al ciel grazie rendete,
E di palme e d'alloro
Incoronate il più soave coro.
Udito che le Ninfe ebbero le Muse, con questo canto sopra
arpi, lire, lire arciviolate e soprani di viole, sentenziarono in que-
sta guisa : (2)
[p. 40] figlie di Pierio,
E qual follia v'ingombra ?
È '1 vostro canto un'ombra
Appo si dolce canto :
A lor si deve il vanto
D'ogni dolcezza : o Cielo, o Terra, o Venti,
Dite s'udiste mai si dolci accenti?
E tosto che Ninfe con la fine del lor canto ebber giudicato,
miracolosamente si vide le donzelle perdenti diventar piche, e
gracchiando e saltellando per la scena nascondersi agli occhi al-
trui, e in quel tanto sparire il monte e le grotte e dileguarsi il
giardino.
Segue /pp, 40-41J la descrizione degU abbigliamenti.
(1) « Questo che segue similmente era con gli medesimi strumenti e voci da l'uno e
l'altro coro.»
(2) « Questo dialogo a 18 si foce con tutte le voci e strumenti.»