Gli albori del melodramma - Arteconvivio Italia

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« Perchè si possa interamente gustare della fedel desorezione et in
qual modo furono concertati gli Intermedi! della sontuosissima Commedia
fatte per le felicissime nozze del serenissimo Grran Duca Ferdi-
nando è necessario che sappino alcuni particolari, e prima : Ci sono alcuni
Madrigali a più cori, i quali quando cantavano tutti insieme, si
composero a sei per fuggire la difficoltà delli salti e facilitare l'imparare
a mente e avere miglior armonia.
E da avvertire ancora che alcuni Madrigali furono cantati da una
voce sola .... », eoe.
Nell'opuscolo di Bastiano de' B,ossi sopracitato si narra (p. 5) che
il Granduca dette incarico al conte Giovanni Bardi di Vernio « dell'in-
venzione degli intermedi », e a Bernardo Buontalenti, architetto ducale,
« quella delle macchine e degl'ingegni e del fare gli apparati e le pro-
spettive e libera commissione della spesa. » Fu scelta la gran sala fab-
bricata da Cosimo I (p. 6) e segue una lunga descrizione dell'apparato
del teatro (pp. 7-17).
Continua colla narrazione del primo intermedio, antecedente alla
commedia (pp. 18-32); e descrive quindi (pp. 33-36) la prospettiva per la
commedia « intitolata La Pellegrina^ l'autor della quale fu messer Girolamo
Bargagli nobil senese e dottor di leggi, ed i recitanti altresì nobili
giovani di quella patria, da' quali ottimamente fu recitata.» Segue
infine la descrizione degli altri cinque intermedi (pp. 23-72). — Sentiamo
la descrizione più breve del teatro e dello spettacolo raccolta dal
Settimani, Diario^ ms. del E.. Arch. di Stato di Firenze, voi. V, e. 130:
« Addì 2 di maggio, in martedì, fu fatta nelEegio Salon grande di
Palazzo (il quale è di lunghezza braccia novantaoinque , di larghezza
trentacinque, alto ventiquattro, e pendente braccia due e un ottavo da
imo a sommo, il suo pavimento) una bellissima Commedia recitatasi
ottimamente da giovani nobili Sanesi dell'accademia degli Intronati,
intitolata La Pellegrina^ composta da ms. Girolamo Bargagli, gentiluomo
sanese e dottore, e la prospettiva principale era la città di Pisa.
Gl'Intermedi furono singolari e con rappresentazioni e macchine quasi
soprannaturali, invenzione di Bernardo Buontalenti, architetto eccellen-
tissimo, quale fu pure inventore dell'apparato del Salone, il quale era
messo tutto a oro con pitture e statue di rilievo. Aveva all'intorno i
gradi di mano in mano l'uno sopra l'altro, ove comodamente stavano
assise tutte le dame sì forestiere come fiorentine, e nel mezzo della sala
stavano gli uomini a sedere sopra a banche accomodate in modo che
tanto vedevano gli ultimi, quanto i primi. Per i Principi e Principesse
era ordinato dietro a tutti un bel palco, i quali accomodati che furono,
con mirabil ordine s'accesero in un tratto da loro le torce che facevano
ghirlanda all' anfiteatro, senza conoscersi da nessuno alcuno aiuto di
fuoco lavorato o di sì fatti artifici, ed ebbe subito incominciamento la
bellissima commedia con gl'Intermedi appresso. »
Nuove affatto sono le notizie seguenti che pure ci dà il Settimani :
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