Gli albori del melodramma - Arteconvivio Italia

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Griusto è ben che i folli amanti 255
Versin pianti
E sospir dal core infermo,
S'al ferir d'un fragil viso,
D'un sorriso
Non san far difesa o schermo; 260
Ma codardi e neghittosi,
Oziosi,
Passan l'ore e i giorni loro,
Né san romper la catena,
Dura pena, 265
Laccio vii d'un capei d'oro.
Oacciator di fere belve
Per le selve
Non affronta ignudo arciero,
Sol tra '1 vino e tra le piume, 270
Forte nume,
Arma l'arco ardito e fiero.
Fra tanti cacciatori
Una Ninfa.
Quel non vegg' io che va predando i cori.
Altra Ninfa.
Fra tanti cacciator che qui rimiro 275
Quel non vegg'io che più veder vorrei,
E già nato nel cor sento un sospiro.
ELprNò.
Ferma le luci tue ne gli occhi miei:
Forse sarò quell'io ; mirami fiso.
Ninfa.
Fisso ti miro e sguardo, 280
Ma non ha il crin d'argento il mio Narciso,
E di più lume gli scintilla il guardo.